Politica internazionale

Bilaterale tra Erdogan e Meloni a Istanbul: sul tavolo le guerre e la crisi dei migranti

I due leader si sono incontrati al palazzo Vahdettin di Instanbul, residenza dove vengono solitamente accolti i capi di Stato e di governo quando Erdogan si trova nella città del Bosforo

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Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato il presidente turco Recep Tayyp Erdogan al palazzo Vahdettin di Instanbul, residenza del leader di Ankara. Si tratta della prima missione internazionale della premier da quanto è iniziata la presidenza italiana del G7, nonché della sua prima visita in Turchia, un'occasione "per confermare la strategicità del partenariato, a livello bilaterale, in ambito Nato e nel bacino Mediterraneo" e "rinsaldare il rapporto tra due paesi partner, amici e alleati". Sul tavolo, le guerre in Medio Oriente e Ucrina, la crisi delle relazioni tra Turchia e Unione europea e la questione migranti.

Al centro della discussione anche il rafforzamento delle relazioni bilaterali. L'obiettivo di Roma è incrementare gli investimenti, soprattutto nel settore industriale e della difesa, per portare l'interscambio a 30 miliardi di euro entro il 2030. Durante il bilaterale è stato comunque constatato l’eccellente stato delle relazioni economiche, che hanno raggiunto il valore complessivo di 25 miliardi. I due capi di governo si sono già incontrati al G20 di Bali del 2022, per poi sentirsi tre mesi dopo in occasione del drammatico terremoto che ha colpito le regioni orientali della Turchia. Un'altra telefonata c'è stata a maggio 2023, in occasione della rielezione di Erdogan, seguita poi dai faccia a faccia al vertice Nato e all'assemblea generale dell'Onu. A novembre si sono sentiti nuovamente via telefono, per discutere della situazione in Medio Oriente. L'ultimo incontro è avvenuto a Dubai, il mese successivo. Il bilaterale odierno si è concluso dopo due ore.

Durante la discussione, si è parlato di un aumento della cooperazione sulla gestione della crisi migratoria anche in realzione alla Libia, dove i ministri degli Esteri di Roma e Ankara auspicano di poter raggiungere presto un'intesa. Secondo diverse fonti ufficiali, la collaborazione dello scorso anno tra i due Paesi ha portato a una riduzione del 56% dei flussi irregolari lungo il corridoio Italia-Turchia. Per quanto riguarda la crisi in Ucriana, il premier Meloni ha espresso "grande apprezzamento per i costanti sforzi di mediazione diplomatica" di Erdogan, "con particolare riferimento alla riattivazione della Black Sea Grain Initiative per sbloccare l'invio del grano dai porti ucraini, dopo che nel luglio scorso la Russia non ha rinnovato l'accordo". Tra i temi toccati anche la sicurezza e lo sviluppo del Mediterraneo, nonché il futuro dell'Africa in vista del vertice di Roma in autunno.

Il premier Meloni e il presidente Erdogan, inoltre, hanno "passato in rassegna le diverse opportunità economiche per le aziende italiane, tra cui Leonardo", confermando la possibilità di organizzare quanto prima la Commissione congiunta economico commerciale Italia-Turchia assieme ad un business forum.

Per quanto riguarda le relazioni tra Ankara e l'Unione europea, fonti italiane hanno fatto sapere che i due leader hanno avuto uno "scambio di idee" per quanto riguarda l'ambito politico, economico e commerciale.

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