Cultura e Spettacoli

Sorpresa, ora il "Doctor Who" è donna

Già è la serie di fantascienza più longeva al mondo, quindi avrà un seguito di spettatori ultra fedeli e quindi sensibilissimi (eufemismo) a qualsiasi novità. In più è della Bbc, che ha un pubblico tradizionalmente conservatore

Sorpresa, ora il "Doctor Who" è donna

Già è la serie di fantascienza più longeva al mondo, quindi avrà un seguito di spettatori ultra fedeli e quindi sensibilissimi (eufemismo) a qualsiasi novità. In più è della Bbc, che ha un pubblico tradizionalmente conservatore. Perciò immaginatevi il can can quando i telespettatori hanno scoperto che, dopo 54 anni di storia e 800 puntate, Doctor Who è diventato una donna.

Spieghiamo. Dal 1963 (con una interruzione dall'89 al 2005) il «Dottore» è un viaggiatore del tempo a bordo di una navicella a forma di cabina telefonica inglese. Combatte con i malvagi per salvare non solo la Terra ma l'intero Universo dalla distruzione. Un «plot» potenzialmente sterminato, una trama dilatabile e modificabile all'infinito. Stavolta però è successo quello che pochi avevano previsto e che molti hanno accolto non proprio con entusiasmo.

Nell'episodio andato in onda nel giorno di Natale, il dodicesimo Dottore, ossia Peter Capaldi, si è rigenerato in una donna. Eggià. In Twice upon a time il tredicesimo Dottore è diventato Jodie Whittaker, prima volta dal 1963. Forse una scelta per attirare l'attenzione dei grandi media su di una serie sempre più dedicata a un pubblico fidelizzato. Oppure, semplicemente, l'inevitabile evoluzione che, statisticamente, può prevedere l'arrivo di una donna ogni mezzo secolo... Chissà.

In ogni caso la prima battuta della tanto discussa Doctor Who è stata «Oh, geniale!» e tutto è finito lì perché, per vedere le nuove puntate, bisogna aspettare l'autunno del prossimo anno, visto che la nuova edizione è al momento in lavorazione (intanto su Rai4 il 31 dicembre saranno trasmessi i primi due episodi della decima stagione, ancora con Peter Capaldi). Però rimane il fatto che sui social il minimo comun denominatore è lo scetticismo. In tanti non accettano che il ruolo dell'«eroe» sia rivestito da una donna.

È il solito discorso che può essere diviso in due. Da una parte può essere sconfortante che molti non accettino una donna nel ruolo per decenni ricoperto da dodici uomini diversi. Ma sarebbe altrettanto deludente scoprire che la scelta di un protagonista femminile è stata fatta al solo scopo di attirare un po' di attenzione e scatenare il solito, strumentalissimo bailamme tra pro e contro. Vedremo. Intanto bisogna attendere almeno dieci mesi..

.

Commenti