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Inter, prosegue il tormentone Ibra

Zlatan: "Io so dove giocherò l’anno prossimo". Mourinho: «Anch’io, resta qui". E allora il manager del giocatore la spara grossa: 20 milioni netti a stagione. Laporta: "Massimo mi ha chiesto Eto’o". L’Inter: "Mai parlato con nessuno". Tra le righe della stampa spagnola

Inter, prosegue 
il tormentone Ibra

Sembra proprio che Zlatan Ibrahimovic abbia chiesto un ritocco. Chiamalo ritocco. Si parla, probabilmente esagerando, di 20 milioni netti a stagione per cinque anni. Praticamente Raiola ha chiesto a Massimo Moratti di ricomprarsi Ibrahimovic. Il presidente non ha neppure preso in considerazione la richiesta di Raiola apparso sufficientemente spiazzato perché il Barcellona gli avrebbe risposto che non ci sono i soldi che chiede Moratti. Laporta spera che l’Inter riduca la richiesta, Moratti attende una proposta indecente.

Comunque Josè Mourinho e Massimo Moratti si sono incontrati ieri pomeriggio, situazione tranquilla nonostante le voci da Madrid su Maicon si infittiscano, hanno parlato di mercato, piste calde ovunque. Ieri sono arrivati a Milano anche degli emissari madrileni, hanno offerto 17 milioni più Sneijder per Maicon. L’Inter ha risposto picche: o 40 milioni subito, o niente. Oggi potrebbero anche arrivare Zidane o Valdano per dare un colpo di acceleratore alla trattativa.

Alla fine Josè sembrava molto sereno, lui è sicuro che Ibra resti all’Inter. Ma sul trasferimento di Zlatan al Barcellona sono arrivate tante di quelle smentite che qualcosa di vero c’è per forza, è una delle regole del mercato: più smentite ci sono, più la trattativa è in fase avanzata. L’Equipe per esempio scrive che Samuel Eto’o lunedì era a Milano e ha incontrato Marco Branca. E, curioso, Juan Laporta neppure si indigna: «Cercheremo di trovare un accordo per un rinnovo del suo contratto ma non a qualunque prezzo, abbiamo un tetto ingaggi che rispetteremo e in questi tempi di crisi dobbiamo essere un esempio». È bizzarro che il presidente del club campione d’Europa, accetti che il miglior attaccante del mondo se ne vada, e soprattutto ne faccia una questione morale scomodando un tetto ingaggi che l’arrivo di Zlatan Ibrahimovic devasterebbe con i suoi 12 milioni netti a stagione. L’idea è che Josep Maria Mesalles, procuratore di Eto’o, stia lavorando per aumentare il reddito del suo cliente che va in scadenza di contratto nella prossima stagione e potrebbe liberarsi a costo zero, a tutto vantaggio del suo ingaggio.

O il Barcellona gli riconosce subito un aumento, o il camerunense dalla prossima stagione potrebbe guadagnare una cifra vicina agli ingaggi di Kakà, Cristiano Ronaldo e Ibrahimovic, con in più la soddisfazioni di scegliersi la squadra. Un pacco di soldi che Mesalles vorrebbe iniziare a incassare subito, con Eto’o prontissimo al rinnovo, infatti ha subito negato contatti con l’Inter: «Smentisco ufficialmente il quotidiano francese non c’è stato nessun incontro tra i dirigenti dell’Inter e Samuel Eto’o». Ma Eto’o è sul mercato: «Quando ho incontrato Moratti - ha fatto sapere Laporta -, lui mi ha chiesto Eto’o perché piace tanto a Mourinho». Il presidente sta preparando la cessione di Eto’o, il procuratore del giocatore se ne sta facendo una ragione e gli ha chiesto 10 milioni puliti per andarsene. Valore attuale del cartellino del giocatore inferiore ai 20 mln, valore fra 12 mesi: zero euro.

Ma Ibrahimovic ha fatto sapere che lui sa già con che maglia giocherà nella prossima stagione, se ne vuole andare da Milano, la faraonica richiesta di Raiola ne sarebbe una prova, intanto l’agente di Yaya Tourè ha dichiarato che il suo cliente non andrà all’Arsenal: «Ci sono offerte molto più interessanti che arrivano da squadre italiane e tedesche». Probabilmente Samuel Eto’o di tre anni fa avrebbe fatto più gola a tutti, anche a Laporta. Così come al Chelsea si fregano le mani all’idea di cedere Ricardo Carvalho, considerato logoro e scaricato da Carlo Ancelotti, tre anni più anziano di Nicolas Burdisso.

Deco, l’altro portoghese del Chelsea, ieri ha invocato Josè: «Lui è un grande tecnico, sinonimo di vittoria». È lecito chiedersi quale insana trattativa potrebbe portare in Italia un giocatore di 32 anni.

Ma lui e Carvalho arriveranno.

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