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Di Maria fa la fine di Pogba. I "parametri zero" già rotti

L'argentino finisce ko per un problema muscolare dopo l'esordio con gol e assist: rischia fino a un mese di stop

Di Maria fa la fine di Pogba. I "parametri zero" già rotti

Un gol e un assist all'esordio in campionato: come nei desiderata di tutto il popolo bianconero. Ma anche un infortunio muscolare che non ci voleva. Angel Di Maria è già fermo ai box: il dolore all'adduttore sinistro accusato dopo circa un'ora del match contro il Sassuolo è stato ieri catalogato come «una lesione di basso grado ha fatto sapere ieri la Juventus -. Il giocatore verrà rivalutato tra dieci giorni». Tradotto: El Fideo non sarà disponibile per i prossimi venti giorni almeno. Che diventeranno facilmente trenta: salterà di sicuro i match contro Sampdoria (lunedì prossimo), Roma (27 agosto), Spezia (31) e quasi certamente Fiorentina (3 settembre). Quel che è peggio, però, è che esiste la concreta possibilità che Di Maria possa essere costretto a fare da spettatore anche alla prima giornata di Champions (6-7 settembre) e magari alla seconda (13-14). Un disastro, specie tenuto conto quanto la nuova Juve intenda appoggiarsi sull'estro e sulla classe dell'ex giocatore del Psg: fortemente voluto e cercato durante l'estate, inseguito non solo perché si trattava di un parametro zero ma anche (soprattutto) perché sulle sue giocate di qualità Allegri contava per ridurre il gap accusato lo scorso anno nei confronti di Milan e Inter. Tutto rimandato, insomma: con la speranza che i 34 anni compiuti a febbraio non diventino una (pesantissima) zavorra da gestire in netto anticipo rispetto ai tempi previsti.

Comunque sia, una brutta botta per l'entusiasmo bianconero. A dire il vero già messo alla prova dal ko dell'altro colpo a parametro zero, Paul Pogba, il cui ginocchio si spera metta giudizio dopo metà settembre. La qual cosa significa banalmente che la Signora 2022/23 dovrà crescere da sola e in fretta, senza i due giocatori che avrebbero dovuto garantirle un immediato salto di qualità. Con un reparto d'attacco che, già privo di Chiesa, aspetta adesso l'arrivo di Memphis Depay per riprendere colore: raggiunto da giorni l'accordo di massima con il giocatore ormai ex Barcellona (biennale da 5 milioni, più bonus), si tratta adesso di definire gli ultimi dettagli per una pedina utile a disimpegnarsi sia sugli esterni che come eventuale sostituto di Vlahovic. Va poi da sé che l'appena arrivato Kostic sarà gettato nella mischia: da un uomo assist all'altro, insomma.

Per una Juve che contro il Sassuolo ha infine dilagato, non prima però di essere stata anche fischiata dai suoi stessi tifosi dopo i primi venti minuti di gara. Poi, appunto, era stato Di Maria a suonare la carica: uomo in più, sia in fase realizzativa che in quella di costruzione. Avrebbe potuto essere l'inizio di una storia d'amore immaginata, sognata e già toccata con mano: se ne riparlerà invece più avanti. Per El Fideo come per Pogba. Il quale, inutile girarci intorno, ha anteposto il Mondiale con la Francia alla Juve.

Lì in mezzo Rabiot sta frenando (con le richieste della mamma al Manchester United) l'arrivo dell'ex romanista Paredes, chiamato a mettere ordine permettendo così a Locatelli di spostarsi nel ruolo di mezzala: per un po', bisognerà arrangiarsi così.

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