La Foce «governata» dai nomadi

Gli abitanti scendono per l’ennesima volta in piazza a manifestare contro scippi, rumori e sporcizia

La Foce «governata» dai nomadi

Paola Balsomini

Dopo 72 fax che il Comitato Foce aveva spedito all'assessore Arcangelo Merella, al sindaco Beppe Pericu, alla Genova Parcheggi e all'Ente Fiera il caso degli zingari a piazzale Kennedy sembrava finalmente risolto. Sembrava perché il Comune, con un cavillo burocratico, ha fermato il trasferimento dei nomadi in un altro quartiere della città. Gli abitanti della Foce lunedì sera sono scesi in piazza per l'ennesima volta, con un corteo spontaneo per manifestare contro i continui scippi, i rumori, le perdite di acqua utilizzata per le necessità delle carovane e la sporcizia. Una soluzione alla fine sarebbe stata trovata se il Comune non avesse rallentato l'operazione di passaggio della zona all'Ente Fiera. Il presidente di circoscrizione Pasquale Ottonello, infatti, ha presentato, durante la riunione con i cittadini una proposta accolta favorevolmente dagli abitanti del quartiere ormai esasperati: non tutto il piazzale sarà ceduto all'Ente Fiera, visto che sull'asse di via Rimassa verrà posto un confine per ricavare il capolinea del 19 e del 20 (attualmente proprio in via Rimassa e fonte di altri problemi per i palazzi circostanti) e un parcheggio a pagamento con circa 200 posti auto affidati invece alla Genova Parcheggi. Nessun problema per la parte che sarà gestita dall'Ente Fiera che ha già fatto sapere che recinterà completamente l'intera zona, mentre per la restante parte la delegazione ha proposto uno sbarramento per evitare che i camper, attualmente circa 25, possano varcare il confine come sta già accadendo adesso su piazzale Kennedy. Il problema, quindi, sarebbe stato risolto, con una soluzione anche abbastanza rapida, visto che sia l'Ente Fiera sia la Genova Parcheggi da tempo hanno dato parere favorevole al progetto, dicendosi disponibili a prendere in gestione l'intera zona. Tutto risolto? Nemmeno per idea perché il Comune ha rimandato il trasferimento della proprietà per alcuni cavilli burocratici: Tursi vorrebbe mantenere l'usufrutto di una parte di piazzale Kennedy per manifestazioni varie. Quali non è dato saperlo.
In realtà alla fine un accordo potrebbe essere trovato, non senza difficoltà, ma intanto passeranno ancora alcuni mesi: «Spero che i problemi burocratici - spiega Ottonello che da tempo si sta prodigando per risolvere la situazione - vengano eliminati al più presto. Adesso serve lo sprint finale da parte del Comune che ho già provveduto a sollecitare con una lettera, chiedendo la massima collaborazione. Mi auguro che per l'estate possa arrivare un bel regalo per gli abitanti della Foce». Entro luglio infatti i nomadi potrebbero essere obbligati a sgombrare, questa volta definitivamente: «Ogni volta che i carabinieri vengono per rimuovere i camper - spiegano dal Comitato Foce - devono intervenire anche i vigili con i carattrezzi, con le ambulanze e con il pediatra. Una situazione ormai insostenibile». Ma intanto c'è ancora da risolvere il problema delle manifestazioni: «Ma sono cavilli di poco conto - continua Ottonello - che sicuramente verranno risolti. Tursi infatti ha chiesto all'Ente Fiera, che diventerà usufruttuaria di una parte della zona, di poter utilizzare per venti giorni all'anno il piazzale per alcune manifestazioni.

Si deve ancora stabilire però chi in quel periodo dovrà garantire la sicurezza. Penso che a breve possa essere trovato un accordo». Anche perché l'Ente Fiera ha garantito un intervento sul piazzale di tre milioni di euro. Questa potrebbe essere veramente la volta buona.

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