Paola Balsomini
da Genova
«Giovani italiani, la Sampdoria offre posti di lavoro». Assomiglia tanto ad uno spot elettorale ma in casa blucerchiata non cè spazio per le promesse. Cè posto invece per chi corre, chi ha voglia di vincere e chi possiede un passaporto italiano. Diciamolo con i numeri: 25 giocatori in rosa e solo uno è di nazionalità straniera, Vitalii Kutuzov, bielorusso. Impossibile biasimarlo se ogni tanto si guarda intorno un po spaesato. Già perché la squadra di Walter Novellino è una Sampdoria con il marchio Dop. Basti pensare, per andare oltre, che alla rifinitura del sabato mattina lallenatore avellinese da anni opta per un lavoro di scarico che farebbe invidia anche ad Umberto Bossi: Nord contro Sud. Non solo, in casa blucerchiata, ma questa è una casualità e non certo una scelta, ogni sabato si stenta a trovare la «squadra meridionale» perché da Volpi, a Zenoni, a Diana laccento è rigorosamente lombardo. Così alla fine tra quelli del Sud spesso ci finisce anche Francesco Flachi. Toscano. Poi cè la scelta: giocatori rigorosamente italiani, perchè così vuole Walter Novellino. «È più facile insegnare la tattica - ha sempre detto lallenatore blucerchiato - e poi gli stranieri hanno bisogno di tempo per ambientarsi. E qui non ne abbiamo. Crediamo molto nel campionato italiano, in quello di B ma anche in quello di C».
E Riccardo Garrone, alla faccia dei nomi altisonanti a poco prezzo, lo ha subito accontentato: «Per noi - spiega il presidente - questo è un grande motivo di soddisfazione. Quella di avere una squadra quasi interamente italiana è una scelta che abbiamo fatto fin dallinizio della nostra gestione. Scelta che secondo me dovrebbe anche essere riconosciuta con un incentivo economico. Del resto, offriamo prospettive a tanti giocatori italiani, mentre ci sono squadre che guardano soprattutto allestero. Forse la mia è unidea ancora utopistica ma credo che per le società medio-piccole sia giusto tornare allantico». Poi cè Kutuzov, in comproprietà con il Milan, sconfitto per 2-1 domenica al Ferraris. Esempio lampante di internazionalità: «Per Kutuzov è diverso - spiega ancora Novellino - è da tanto in Italia, capisce la lingua e sa quello che pretendo da lui». Pochi minuti giocati contro i rossoneri e unoccasione mancata per un soffio.
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