Inchiesta, qualche speranza dal Garante

Inchiesta, qualche speranza dal Garante

Paola Balsomini

Il processo non slitterà, fanno sapere dalla Figc. Sabato mattina quindi dovrebbero cominciare le udienze davanti alla Disciplinare per la presunta combine su Genoa-Venezia. Ma la società rossoblù spera di aver trovato il cavillo giusto: chiedere l’intervento del Garante della Privacy per far slittare il processo, magari dopo ferragosto, quando i calendari saranno già fatti. Il pool di Biondi ha chiesto infatti di invalidare le intercettazioni telefoniche ma probabilmente si deciderà soltanto oggi. Il Garante ieri ha chiesto ulteriori atti alla Federazione Italiana Gioco Calcio e alla Procura per poter decidere in merito alla richiesta del Genoa. Solo pochi giorni fa è pervenuta a Roma la segnalazione e l’Autorità ha constatato la necessità di approfondimenti. Un segnale positivo per i legali rossoblù che hanno raggiunto il loro scopo, anche se la sospensiva potrebbe arrivare soltanto dal giudice, che diffiiclmente deciderà di far slittare il porcesso. Già lunedì l’avvocato Mascia aveva presentato un sollecito con il chiaro intento di ottenere una risposta dal Garante entro domani pomeriggio, data ultima per poter fermare l’udienza. In precedenza infatti i legali del Genoa, congiuntamente all’avvocato di Massimo Borgobello, avevano fatto ricorso contro la violazione della privacy sul caso Genoa. Per esaminare il ricorso però è necessario, prima di tutto, leggere gli atti processuali. Operazione che richiederebbe 15 o 20 giorni. Per questo il Genoa spera in un rinvio delle udienze, magari dopo il 6 agosto, con i ricorsi che slitterebbero oltre il 15, quando i calendari saranno già stilati e il campionato ormai prossimo al fischio d’inizio. Con la squadra di Guidolin ovviamente in serie A. E a questo punto, in caso di condanna, i «colpevolisti» potrebbero «accontentarsi» di una penalizzazione, magari forte ma pur sempre una penalizzazione. La decisione del Garante, in effetti, potrebbe essere vincolante. E per questo la prima «operazione salvataggio» da parte dei legali rossoblù consiste proprio nel ricorso all’istituzione guidata da Francesco Pizzetti, che da poco ha sostituito Rodotà.
Del resto la mossa non è stata certamente a sorpresa, visto che da tempo la cordata di legali con in testa Alfredo Biondi sosteneva la tesi che per loro le intercettazioni non erano valide e che gli atti avrebbero dovuto essere inibiti: «Non consideriamo validi i testi che ci ha presentato l’accusa - aveva detto Biondi - e abbiamo molte argomentazioni, con memorie scritte e testimoni, a sostegno delle nostre argomentazioni». In realtà ieri in un’intervista è intervenuto proprio il Garante sulla Privacy sostenendo che esiste, su autorizzazione del giudice, una piena libertà di intercettazione, anche nei confronti di un semplice sospettato. Il pool di avvocati del Grifone però aveva contestato l'utilizzo dei verbali proprio perché l'autorizzazione, in principio, era stata rilasciata per un'inchiesta di natura diversa da quella per la presunte combine.
Alla fine quindi potrebbe non esserci alcun rinvio e probabilmente sabato a Milano avrà inizio il processo per la presunta combine tra Genoa e Venezia. I deferimenti coinvolgono per illecito sportivo il presidente Enrico Preziosi, il figlio Matteo e Stefano Capozucca; i dirigenti e ex dirigenti del Venezia Franco Dal Cin, Michele Dal Cin e Giuseppe Pagliara (che ha rinunciato all’avvocato e che ha dichiarato di «avere la coscienza a posto»), oltre i calciatori Massimo Borgobello e Martin Lejsal, all'epoca tesserati per il Venezia. Tutti saranno giudicati per violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità; per dichiarazioni reticenti e non veritiere: il calciatore del Venezia Massimiliano Esposito e Roberto Cravero (direttore sportivo del Torino; per responsabilità diretta e oggettiva le società Genoa e Venezia con pene, in caso di accertata colpevolezza, che vanno dalla penzalizzazione alla retrocessione del Grifone in serie B.

Discorso diverso per il Venezia che ormai è fallito e che quindi non rischia nulla.
Il count down intanto ha avuto inizio: ieri Preziosi si è recato a Roma per parlare con Biondi e Franco Coppi, mentre oggi sarà a Bologna da Mattia Grassani.

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