Bersani non ce la fa. Napolitano andrà avanti personalmente

Al termine del colloquio con il presidente della Repubblica, Pier Luigi Bersani: "Ho descritto certe difficoltà derivate da delle preclusioni o delle condizioni che ho ritenuto inaccettabili. Il presidente ha ritenuto di condurre direttamente dei suoi accertamenti". Domani alle 11 nuove consultazioni

Bersani non ce la fa. Napolitano andrà avanti personalmente

"Esito non risolutivo". Le consultazioni non sono andate a buon fine. Il premier incaricato Pier Luigi Bersani ha fallito. E la palla passa al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che si prenderà del tempo per trovare soluzioni alternative. "Le consultazioni di Pier Lugi Bersani non sono state risolutive e adesso sarà il capo dello Stato a continuare a sondare le forze politiche, il presidente della Repubblica si è riservato di prendere senza indugio iniziative che gli consentano di accertare personalmente gli sviluppi del quadro politico-istituzionale", ha dichiarato il segretario generale del Quirinale Donato Marra.

Bersani ha spiegato che "ho descritto anche certe difficoltà derivate da delle preclusioni o delle condizioni che ho ritenuto inaccettabili. Il presidente ha ritenuto di condurre direttamente dei suoi accertamenti". Domani alle 11 inizieranno le nuove consultazioni per sbrogliare la matassa per la formazione del nuovo governo. Il Quirinale ha reso noto che i primi a salire al Colle saranno gli esponenti del Pdl. Nel pomeriggio Napolitano riceverà il Movimento 5 stelle, poi Scelta civica e infine il Pd.

Il tentativo di Pier Luigi Bersani di formare un governo non è concluso, secondo quanto precisano fonti del Pd. Il presidente incaricato, viene spiegato, ha esposto al capo dello Stato gli ostacoli che gli hanno impedito fin qui di poter siglare un’intesa per far partire il governo e Giorgio Napolitano avrebbe deciso di verificare personalmente la situazione con le forze politiche.

Il segretario democratico, dopo il giro - infinito e a tratti surreale - di consultazioni è salito nel tardo pomeriggio al Quirinale per riferire dell'esito delle stesse. La maggiore difficoltà riguarda i numeri del Senato. È lì che si giocava la partita con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il quale ha sempre chiesto garanzie numeriche per evitare un salto nel buio.

Se da un lato Sinistra Ecologia e Libertà di Nichi Vendola pensa che sia necessario andare a verificare in aula se vi possa essere, o meno, una maggioranza in grado di sostenere il governo Bersani, dall'altro lato c'è la chiusura netta da parte del Movimento 5 Stelle. Poco prima di recarsi al Colle, Bersani ha spiegato che "questo giro di ricognizione che ho fatto con le forze politiche e sociali mi ha dato un quadro molto preciso della situazione economico, sociale e politico".

Per il presidente del Senato, Pietro Grasso: "Questo Paese ha bisogno di un governo a tutti i costi per ripartire, i cittadini non comprenderebbero, sembra quasi che diamo la colpa a

loro perché non sono riusciti a votare in modo da farci governare". Alla fine però l'esito non è stato risolutivo. Adesso tocca a Napolitano prendere iniziative che possano in qualche modo far uscire dall'impasse.

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