E domenica via al Festival di Milano Musica dedicato a Castiglioni

È uno degli ultimi balletti della Russia degli Zar a chiudere la stagione di balletto della Scala. Si tratta di Raymonda, disegnata dal coreografo Marius Petipa su musiche di Aleksandr Glazunov. Da oggi fino al 13 ottobre, va in scena la stessa Raymonda che debuttò nel 1898 e che abbiamo visto a Milano l'anno scorso secondo la ricostruzione di Sergej Vikharev. Raymonda torna alla Scala dopo aver ricevuto il Premio Danza&Danza come miglior spettacolo classico del 2011 e con il sigillo di cinque stelle apposto dal Financial Times. Ne è nato pure un dvd. La ricostruzione di questo titolo, che chiude l'epopea dei grandi balletti imperiali, ha tenuto conto delle notazioni coreografiche e documenti raccolti fra Stati Uniti e Russia. Sarà dolce tornare a naufragare nel mare di leggende medioevali abitate da contesse, cavalieri, saraceni, corti e castelli mentre incombe una Dama Bianca. Sul palco, l'intero Corpo di Ballo più settanta allievi della Scuola dell'Accademia. Oltre cinquecento i costumi, quattro cambi di scena, numerose le comparse e una orchestra in palcoscenico nel secondo e terzo atto. Sempre alla Scala, domenica prossima, prende il via il 21° Festival di Milano Musica, manifestazione di musica contemporanea quest'anno dedicata al compositore Niccolò Castiglioni (1932-1996). Nel corso di quattro settimane abbondanti di Festival, si proporranno anche 9 prime esecuzioni assolute di cui 4 commissioni. Si parte alla Scala con pagine di Castiglioni e Luigi Dallapiccola dirette da Andrea Pestalozza alla testa del Scharoun Ensemble Berlin dei Berliner Philharmoniker. Il 14 ottobre sarà il Klangforum Wien diretto da Beat Furrer, a eseguire alla Scala pagine di Hindemith, dello stesso Furrer e di Salvatore Sciarrino. Gli altri appuntamenti si tengono nell'Auditorium San Fedele, come quello di mercoledì, con il Quartetto di Cremona che presenta in prima assoluta il Sesto Quartetto di Michele dall'Ongaro, mentre il 17 il pianista Massimiliano Damerini esegue brani di Castiglioni.

L'Orchestra della Svizzera italiana, con il pianista Alfonso Alberti e il soprano Laura Catrani, sono attesi il 20 ottobre al Conservatorio con un programma che abbina Inverno In-ver, undici poesie musicali di Castiglioni, a Ma mère l'oye di Ravel.

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