Le note di Händel chiudono il ciclo di concerti nelle basiliche

È con musiche festanti di Georg Friedrich Händel che oggi, alle 20.30, chiude la rassegna «Milano Arte Musica». Nella basilica di Santa Maria della Passione è atteso il Clare College Choir di Cambridge con la European Union Baroque Orchestra diretti da Lars Ulrik Mortensen. Una rassegna che ha totalizzato 6924 presenze, superando già il totale complessivo della rassegna passata, 12 i concerti andati sold out.
Con l'appuntamento di oggi, si festeggia un'occasione speciale, i tre secoli dalla ratifica della Pace di Utrecht, il trattato che pose fine alla Guerra di Successione Spagnola e che portò a Milano gli Austriaci Asburgo, in Lombardia fino alla nascita d'Italia. Fu laborioso mettere a posto le tessere di un'Europa sottosopra dopo un secolo di guerre, ci vollero 15 mesi di consultazioni fra governanti e diplomatici che fra il 1712 e 1713 trasformarono l'olandese Utrecht nel cuore dell'Europa. Una ricorrenza colta al volo da questa cittadina laboriosa, apparentemente low profile, in realtà un gioiellino che balza sempre ai primi posti delle classifiche (positive) d'Europa. Il manoscritto del Te Deum di Haendel, in programma stasera, è uno degli articoli più significativi de «La Pace fu fatta qui», mostra in questi giorni a Utrecht e che da settembre farà tappa in Svizzera, Spagna e Germania.

Non verrà in Italia, però, il nostro Paese fu pesantemente ridisegnato dal Trattato del 1713 ma non sedette al tavolo delle trattative. In compenso, il pezzo forte della rassegna porta la firma italiana, è un dipinto di Paolo de Matteis.

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