«Sulla Prima polemiche ridicole»

«Sulla Prima polemiche ridicole»

Ogni Prima della Scala ha il suo marchio/corredo di curiosità che l'accompagna e infuoca gli animi di noi latini amanti di querelle. Abbiamo avuto le Prime di tenori che piantavano il palcoscenico ad opera da poco iniziata. Le Prime eretiche, vi ricordate «Carmen» di Emma Dante? Quella del 2012, con «Lohengrin» di Richard Wagner, venerdì prossimo, verrà ricordata anche come la prima del tedesco Wagner preferito all'italiano Verdi, nel bicentenario verdian-wagneriano. O almeno è attorno a questo che ruota la polemica arrivata fino al Quirinale, al punto che il presidente Giorgio Napolitano ha scritto una lettera al direttore Daniel Barenboim per spiegare che mancherà a questo Sant'Ambrogio solo causa impegni istituzionali.
Ieri Stephane Lissner, sovrintendente della Scala, ha ripreso alcune parole del Presidente per mettere fine - ma così sarà? - alle controversie. «La Scala - ha detto Lissner - ha tutto per essere il teatro più bello, forte e interessante del mondo. Dovremmo essere tutti più solidali» nel sostenerlo evitando «polemiche futili e patetiche, per riprendere le parole di Napolitano. Ha fatto un po' sorridere - ancora il sovrintendente - che abbiano cercato di far credere che Napolitano non venisse perché aprivamo con Wagner. L'abbiamo trovato ridicolo». Nel frattempo, in attesa dell'anno verdiano, Eni e Intesa hanno riportato a casa bozze autografe del Falstaff di Verdi, battute all'asta settimana scorsa. La Scala le esporrà il prossimo gennaio.
Quello della Prima è un evento notoriamente chiacchierato e seguito, da 150 testate internazionali per esempio. Anche per questo rimane la serata-vetrina, lo spettacolo che incassa come nessun altro nel mondo della lirica italiana: è tutto esaurito e ha già raccolto 2,3 milioni di euro, sostanzialmente la cifra dell'anno scorso che arrivò a 2.390.000 euro. È lo spettacolo che sollecita la generosità e creatività degli sponsor. A partire dal principale, Edison, al suo terzo 7 dicembre, e che in Lohengrin investe mezzo milione di euro, più altri dieci per lo spot tv in occasione dei 130 dell'azienda che per prima diede la luce elettrica alla Scala: nel 1883. Partner della serata, e progetti scaligeri, sono Rolex, BMW Italia, JT International Italia, Fondazione Banca del Monte di Lombardia. Quindi caffè Kimbo, Ferrarelle. E Bellavista: il bollicine di Franciacorta che per l'occasione ha creato una bottiglia con etichetta rosso Scala, avvolta da un rigo musicale con temi del Lohengrin. Lohengrin avrà la diretta radio, su Radio3, e televisiva di Rai5 e RAI HD sul Canale 501, di Arte-ZDF in Europa, TV Kultura Live in Russia. La giapponese NHK va in onda il giorno di Natale.

Lo spettacolo verrà proiettato in 100 sale cinematografiche in Italia (Circuito Microcinema), 300 in Europa (Rising Alternative) e 200 in Stati Uniti, Canada e Australia (Emerging Pictures). A Milano, si assicura la diretta in 23 sale e su grande schermo nell'Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele.

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