Berlusconi: "Le elezioni? Solo nel 2013 In parlamento è tutto sotto controllo"

Il premier interviene telefonicamente alla festa di "Noi Sud", di Enzo Scotti, e tranquillizza sulla situazione politica: "Alle Camere tutto sotto controllo, andiamo avanti fino al 2013 per proseguire con le nostre riforme". Poi fa un appello "alle forze responsabili dell'opposizione: votate i cinque punti". Maroni: "Avanti solo con una maggioranza solida". Calderoli: "Al 50% voto anticipato". Bocchino provoca: "La sua campagna acquisti? E' un fallimento". Casini sfida: "Non arriverà a quota 316"

Berlusconi: "Le elezioni? Solo nel 2013 
In parlamento è tutto sotto controllo"

Roma - Lo dice e lo ribadisce. Convinto e deciso. "Non si andrà ad elezioni anticipate, perché gli italiani hanno dato un giudizio positivo su quello che abbiamo fatto e stiamo facendo". Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, esclude un ritorno anticipato alle urne intervenendo telefonicamente alla prima festa nazionale di Noi Sud in corso a Summonte, in provincia di Avellino. "In parlamento la situazione è sotto controllo - dice Berlusconi - e questo ci spinge ad andare avanti fino al 2013, per proseguire con le nostre riforme".

Giochi di palazzo "Chi vorrà continuare a lavorare con i vecchi giochi di palazzo, credo che sarà destinato a fallire e a farsi del male da solo". Berlusconi ne ha ancora per i finiani in collegamento telefonico con la kermesse del Pdl organizzata a Cortina, a proposito del voto sul suo intervento programmatico in aula a fine mese. "Tra pochi giorni saremo in parlamento per presentare i cinque ormai famosi punti: un grande patto di legislatura che tutti i parlamentari della maggioranza saranno chiamati a sottoscrivere e lo devono fare tutti per rispetto agli elettori. Rivolgeremo l'invito anche alle forze più responsabili dell'opposizione affinché possano valutare il nostro programma di riforme e mettano da parte i loro pregiudizi".

Calderoli: "Al 50% voto anticipato" "C'é il 50% di probabilità di andare avanti e il 50% di andare al voto. Certo è che non devono andare avanti cose stiracchiate per garantire lo stipendio o la pensione a qualcuno". E' questo il pronostico del ministro della Semplificazione Roberto Calderoli che con queste parole, parlando alla Festa dell'Unità di Bologna, ha risposto a chi gli chiedeva una previsione sulla tenuta della maggioranza.

Maroni: "Avanti solo con maggioranza solida" "Se c'é una maggioranza convinta e solida si può andare avanti, altrimenti dubito che si possa continuare navigando a vista". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, parlando della situazione politica attuale a margine dell'inaugurazione di un asilo nido realizzato in una villa sequestrata alla criminalità organizzata a Lonate Ceppino (Varese). "Guardiamo al prossimo discorso di Berlusconi alle Camere con grande interesse perché sarà un po' uno spartiacque - ha aggiunto Maroni -. Le cose che siamo riusciti a realizzare non credo saremmo riusciti a farle con una maggioranza raccogliticcia, quindi anche dal punto di vista istituzionale sono interessato a capire che cosa succede".

Bocchino attacca "Berlusconi va a caccia di soggetti politici nelle aree altrui dal 1994, quando è entrato in politica. Non gliene è andata bene una. Sedici anni di fallimento del lavoro dalla campagna acquisti dovrebbero indurlo a dedicarsi al programma di governo". Lo ha detto Italo Bocchino arrivando alla festa nazionale dell’Avanti. Al capogruppo del Fli a Montecitorio è stato chiesto di replicare alle accuse rivolte ieri da Berlusconi al nuovo gruppo parlamentare: "Non c’è bisogno - è stata la risposta - di commentare affermazioni del genere. Si tratta di una provocazione che non raccogliamo. Ribadiamo il nostro sostegno al governo e invitiamo Berlusconi a venire in parlamento con i provvedimenti che dimostrano la volontà di tutta la maggioranza di attuare il programma di governo. Si vada avanti - ha concluso Bocchino - su questa strada".

La sfida di Casini "Il premier dovrebbe fare il ministro delle Attività Produttive prima del 28 settembre" dice il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini parlando a Skytg24. "Lo sfido - aggiunge - a fare prima del 28 anche il rimpasto così sarà immune da ogni accusa di campagna acquisti". Poi traccia gli scenari futuri: "Berlusconi non avrà i 316 voti, fallirà obiettivo che si è posto. Continuerà a governare, perchè Fli ha assicurato lealtà al governo, quindi i numeri li avrà comunque. Questa campagna servirà solo a legittimare qualcun altro che, il giorno in cui Berlusconi si dovessse dimettere in questa legisltaura, sarà legittimato a fare un governo dopo di lui". Ma si dice contrario alla mozione di sfiducia: "Assolutamente contrario, e dico a Veltroni e Parisi che se vogliono che l’Udc voti qualche mozione di sfiducia, come minimo ne debbono parlare prima: non mi posso trovare sui giornali l’annuncio di una mozione di sfiducia.

Secondo, - continua - è assolutamente demenziale votarla mentre il 28 Berlusconi a va in paflamento. E' propaganda o politica? Se è propaganda all’interno del Pd, non ci riguarda. Sennò, nei modi e nelle forme giuste forse si potrà concordare qualcosa. Ma non è certo questo il caso".

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