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"Durante i combattimenti decine di unità delle nostre Forze Armate sono state uccise e altre ferite - afferma il ministero della Difesa siriano - Il gran numero di terroristi e i molteplici fronti hanno portato le nostre Forze Armate ad attuare un'operazione di ridispiegamento destinata a rafforzare le linee di difesa per assorbire l'attacco, tutelare le vite di civili e militari e preparare un contrattacco". La dichiarazione, dopo le notizie arrivate nelle scorse ore dall'Osservatorio siriano per i diritti umani, rappresenta il primo riconoscimento ufficiale da parte di Damasco dell'ingresso delle fazioni armate ad Aleppo, sotto il controllo delle forze fedeli ad Assad da quando in questa città i ribelli vennero sconfitti nel 2016.

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L'avanzata dei ribelli verso Aleppo: decine di soldati siriani uccisi

Le Forze Armate siriane riconoscono l'avanzata dei gruppi armati capeggiati da Hayat Tahrir al-Sham e l'ingresso delle fazioni armate "in gran parte dei quartieri di Aleppo", ammettendo che decine di soldati fedeli a Bashar al-Assad sono caduti nell'offensiva. Il ministero della Difesa ammette che nei giorni scorsi i gruppi armati, "sostenuti da centinaia di terroristi stranieri", hanno lanciato un attacco contro le città di Aleppo e Idlib e parlano di "battaglie feroci" in attesa di "rinforzi".

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