
"Charlie ha lo charme del diavolo e la faccia del diavolo. È uno psicopatico". Sono dichiarazioni che non lasciano spazio a interpretazioni equivoche quelle di Penelope Kaufmman, la sorella di Francis Charles Kaufmann, il 46enne indagato per il presunto duplice omicidio di Anastasia Trofimova e la figlioletta Andromeda, ritrovate senza vita all'interno di Villa Pamphilj a Roma lo scorso 7 giugno. Intervistata da Repubblica, la donna non fa mistero del suo convincimento: "Vi assicuro che le ha uccise entrambe lui. Ci aveva provato anche con mio fratello. È per quello che ha cambiato nome ed è scappato dall'America".
"Le ha uccise lui"
Penelope Kaufmann racconta di aver ricevuto un messaggio dal fratello alcuni giorni prima dell'arresto: "Mi aveva detto che la compagna lo aveva lasciato. - ricorda - Due giorni dopo manda una mail per dire che lei era tornata a prendersi la bambina. Invece le aveva già uccise tutte e due". L’ipotesi investigativa è che il 46enne abbia ucciso la piccola Andromeda, la bimba di appena un anno nata dalla relazione con Anastasia, la sera del 6 giugno. "Ha ucciso sua figlia per coprire la morte della moglie, - ipotizza la sorella dell'indagato -in modo che nessuno gli potesse chiedere cosa ci facesse con un bambino da solo in giro per la città".
Il passato burrascoso di Kaufmann
Secondo quanto emerso dagli archivi dell’Fbi e del dipartimento della Giustizia americano, in passato il 46enne californiano sarebbe stato arrestato cinque volte per violenza domestica e aggressione, scontando una condanna a 120 giorni di carcere. "Ha sempre avuto migliaia di donne che gli facevano la corte, ma è una persona malata. - aggiunge Penelope Kaufmann - È un violento, soprattutto quando beve o si droga. Gli si azzera il cervello, non gestisce la rabbia. Diventa un mostro". Poi si sofferma su un episodio accaduto durante l'infanzia: "Quando eravamo bambini mi ha spezzato un dito in un grosso ferramenta. Pensavo che fosse stato un incidente. Mio padre invece lo aveva capito che lo aveva fatto apposta. Se vuoi sapere com'è fatto il diavolo, dicono i miei fratelli, guarda Charlie".
I film e i soldi facili
L'indagato aveva almeno due alias - Rexal Ford e Matteo Capozzi - che utilizzava per trarre profitto da presunte attività truffaldine. In Italia aveva cercato di inserirsi nell’ambiente cinematografico romano, ottenendo nel 2021 un finanziamento da oltre 800mila euro per un film mai realizzato. "Lui non era un regista ma sapeva muoversi in quel mondo. - assicura l'intervistata - Credo abbia preso parte a un paio di B-movie, ma un suo film io non l'ho mai visto. Ho scritto tre sceneggiature per lui, che mi prometteva che avremmo fatto grandi cose. Invece non c'è mai stato niente. Charlie era brillante, ci sa fare con le persone. Sa come entrare in empatia subito".
"Sapevamo che fosse violento"
Arrestato sull’isola di Skiathos, in Grecia, il 46enne si trova ristretto nel carcere di Larissa in attesa dell'estradizione. Intanto gli investigatori italiani, guidati dai pm della procura capitolina Francesco Cascini e Antonio Verdi, sono impegnati nelle indagini. Restano da accertare le cause della morte di Anastasia Trofimova. Non è escluso che possa essere stata soffocata, anche se l'autopsia non ha evidenziato segni evidenti di violenza sul corpo della giovane.
Tuttavia Penelope Kaufmann sembra non aver dubbi: "Le ha uccise lui - ribadisce - Sapevamo che era un violento, ma non pensavamo che sarebbe arrivato a tanto". E infine, conclude: "Mio fratello è un mostro, ora spero che anche Dio lo abbandoni. Non voglio vederlo più".