Precedenti penali per l'uomo con il machete di Torino: "Serve il daspo urbano"

Lo straniero protagonista del video virale girato a Torino aveva già aggredito altre persone in passato: Fratelli d'Italia chiede più controlli

Precedenti penali per l'uomo con il machete di Torino: "Serve il daspo urbano"

Non si è ancora spenta l'eco della terribile aggressione avvenuta a Torino, nel quartiere Aurora, a colpi di machete. Tutto è nato da una rissa scoppiata tra due giovani stranieri, nordafricani, che dopo aver menato le mani scelgono di passare a qualcosa di più forte. Ed è a questo punto che comincia il video diventato rapidamente virale sui social. Si vede uno dei due che, a petto nudo e brandendo un machete, rincorre l'altro che, a differenza sua, indossa una maglietta della Juve. Il tutto avviene tra le auto che transitano lungo il corso Giulio Cesare nel pomeriggio del 1 giugno, a pochi passi da una scuola elementare proprio durante l'orario di uscita dei bimbi. Ciò che è grave è che, purtroppo, non è la prima volta che episodi simili si verificano nel quartiere Aurora, periferia di Torino dimenticata e sempre più simile a un ghetto multiculturale in cui sono tantissimi i problemi di sicurezza denunciati dai cittadini.

L'uomo col machete è stato fermato e identificato dalla polizia: ha 28 anni, è marocchino e pare abbia problemi psichici. È già noto alle forze dell'ordine a causa dei suoi precedenti. In passato, per sfuggire a un controllo, sarebbe salito su un tetto e avrebbe iniziato a lanciare le tegole sui passanti. Ma risulta anche essere l'autore di un'aggressione compiuta ai danni di due persone a bordo di un autobus. È stato denunciato per lesioni aggravate per aver colpito con il machete l'altro ragazzo straniero, che non risulta comunque essere in pericolo di vita.

"Parlare di rigenerazione sociale quando per le vie di Aurora e Barriera si vive nel terrore di essere colpiti da un machete significa essere fuori da ogni realtà", denunciano in una nota congiunta il deputato e l'assessore alla Regione Piemonte di Fratelli d'Italia Augusta Montaruli e Maurizio Marrone. L'uomo col machete non si sarebbe dovuto trovare per le strade di Torino visti i suoi precedenti ed è anche per questo motivo che i due esponenti di FdI tornano a chiedere interventi definitivi per preservare la sicurezza dei cittadini: "Servono provvedimenti drastici: daspo urbano, controlli a tappeto degli stabili, operazioni per andare alla testa delle organizzazioni criminali che tengono le fila della malavita, risorse straordinarie per Torino da parte del Ministero".

Il quartiere di Aurora è una polveriera pronta a esplodere, al pari di Barriera. I cittadini sono esausti di vivere nel terrore, succubi dell'immobilità della politica. Tre settimane fa, Augusta Montaruli e il gruppo di Fratelli d'Italia a Torino era in strada a chiedere più attenzione verso le periferie, perché "allo sconforto ed alla rabbia di chi vede diventare il proprio quartiere un luogo invivibile, vanno date la vicinanza delle istituzioni e soprattutto risposte concrete". Nella nota, i due consiglieri di Fratelli d'Italia chiedono l'intervento diretto del ministro dell'Interno: "Ora il ministro degli interni Luciana Lamorgese venga - come da noi chiesto più di sei mesi fa - a vedere come si vive in questa parte di Torino e stanzi uomini e strumenti, altrimenti si dimetta".

Da anni le periferie di Torino sono polveriere pronte a esplodere, una situazione d'emergenza costantemente ignorata dall'amministrazione: "Dal comune arrivano solo parole e pure quelle fanno cadere il latte alle ginocchia: trasudare di buonismo evidenzia come non si conosca quanto è incancrenito

il fenomeno in quell’area della città. Non siamo noi esagerati - come il partito democratico ci ha sempre accusato - è la realtà che è terribile e bisogna avere il coraggio di vederla per prendere le giuste misure".

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