Puglia, i muretti a secco diventano patrimonio culturale dell'umanità

Esemplari della costruzione si trovano anche nel resto d'Italia

Puglia, i muretti a secco diventano patrimonio culturale dell'umanità

Il muretto a secco diventa patrimonio culturale dell'umanità. Ad annunciarlo è l'Unesco (l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura). La storia dei muretti a secco è più antica di quanto si pensi. Diffusi in tutto il mondo, sono la prima forma di costruzione dell'uomo, che ancora oggi resiste al tempo. Con le sue pietre grezze o semilavorate divide i terreni, soprattutto in Puglia, tra gli ulivi. Un patrimonio che si aggiunge già ai cinquantaquattro siti materiali diventati patrimonio culturale dell'Unesco.

"È un'ulteriore conferma dell'importanza e della centralità di una delle nostre tradizioni: i muretti a secco sono strutture di pietra che caratterizzano il paesaggio del nostro Paese che annovera, solo per ricordarne alcune, la Costiera amalfitana, Pantelleria, Cinque Terre, Salento e Valle d'Itria in Puglia" dichiara in una nota il sottosegretario ai Beni culturali, Lucia Borgonzoni.

Nella motivazione dell'organizzazione delle Nazioni Unite si legge: "L'arte dei muri a secco riguarda tutte le conoscenze legate alla costruzione di strutture di pietra ammassando le pietre una sull'altra, non usando altri elementi se non le pietre stesse e a volte terra a secco. È uno dei primi esempi di manifattura umana ed è presente a vario titolo in quasi tutte le regioni italiane, sia per fini abitativi che per scopi collegati all'agricoltura, in particolare per i terrazzamenti necessari alle coltivazioni in zone particolarmente scoscese". E ancora: "Le strutture a secco sono sempre fatte in perfetta armonia con l'ambiente e la tecnica esemplifica una relazione armoniosa fra l'uomo e la natura.

La pratica viene trasmessa principalmente attraverso l'applicazione concreta alle particolari condizioni di ogni luogo in cui viene utilizzata", spiega ancora l'organizzazione, ricordando che spesso i muretti a secco "svolgono un ruolo vitale nella prevenzione delle slavine, delle alluvioni, delle valanghe, nel combattere l'erosione e la desertificazione delle terre, migliorando la biodiversità e creando le migliori condizioni microclimatiche per l'agricoltura".

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Avatar di sparviero51 sparviero51
30 Nov 2018 - 12:27
I PROSSIMI IN LISTA SONO I ..... VESPASIANI !!!
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Avatar di greg greg
29 Nov 2018 - 16:40
Solo un carrozzone mangiasoldi inutile come l'Unesco poteva pensare a fare diventare i muretti a secco patrimonio culturale dell'umanità. Solo gente mantenuta, con stipendi faraonici come i funzionari dell'ONU e dell'UNESCO, potevano partorire un'idea idiota come questa. Allora, se sono patrimonio dell'umanità, i muretti a secco, voglio che mi venga riconosciuto che anch'io ho diritto a non pagare tasse sui pezzi di terra che possiedo dove ho dei muretti a secco fatti secondo la tecnica usata per le mura ciclopiche di Cuzco (Perù). Rivendico questo diritto e quando qualcuno passa a fianco dei miei muretti, se si ferma a guardarli deve pagarmi il biglietto. Ripeto, solo della gente decerebrata come i funzionari UNESCO e ONU (che è la capa dell'UNESCO) potevano partorire simili aborti intellettuali
Avatar di prohalecites prohalecites
29 Nov 2018 - 19:09
su dai, hanno fatto anche la pizza, i vigneti, gli uliveti, insomma le monoculture.....poi l'olio di palma non va bene!!! d'altra parte da quelle parti (UN) uno vale uno, quando si vota, ma quando si paga no.....
Avatar di sparviero51 sparviero51
30 Nov 2018 - 12:27
I PROSSIMI IN LISTA SONO I ..... VESPASIANI !!!
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