Il muretto a secco diventa patrimonio culturale dell'umanità. Ad annunciarlo è l'Unesco (l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura). La storia dei muretti a secco è più antica di quanto si pensi. Diffusi in tutto il mondo, sono la prima forma di costruzione dell'uomo, che ancora oggi resiste al tempo. Con le sue pietre grezze o semilavorate divide i terreni, soprattutto in Puglia, tra gli ulivi. Un patrimonio che si aggiunge già ai cinquantaquattro siti materiali diventati patrimonio culturale dell'Unesco.
"È un'ulteriore conferma dell'importanza e della centralità di una delle nostre tradizioni: i muretti a secco sono strutture di pietra che caratterizzano il paesaggio del nostro Paese che annovera, solo per ricordarne alcune, la Costiera amalfitana, Pantelleria, Cinque Terre, Salento e Valle d'Itria in Puglia" dichiara in una nota il sottosegretario ai Beni culturali, Lucia Borgonzoni.
Nella motivazione dell'organizzazione delle Nazioni Unite si legge: "L'arte dei muri a secco riguarda tutte le conoscenze legate alla costruzione di strutture di pietra ammassando le pietre una sull'altra, non usando altri elementi se non le pietre stesse e a volte terra a secco. È uno dei primi esempi di manifattura umana ed è presente a vario titolo in quasi tutte le regioni italiane, sia per fini abitativi che per scopi collegati all'agricoltura, in particolare per i terrazzamenti necessari alle coltivazioni in zone particolarmente scoscese". E ancora: "Le strutture a secco sono sempre fatte in perfetta armonia con l'ambiente e la tecnica esemplifica una relazione armoniosa fra l'uomo e la natura.
La pratica viene trasmessa principalmente attraverso l'applicazione concreta alle particolari condizioni di ogni luogo in cui viene utilizzata", spiega ancora l'organizzazione, ricordando che spesso i muretti a secco "svolgono un ruolo vitale nella prevenzione delle slavine, delle alluvioni, delle valanghe, nel combattere l'erosione e la desertificazione delle terre, migliorando la biodiversità e creando le migliori condizioni microclimatiche per l'agricoltura".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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