L'hanno fermata e trascinata con forza dietro una siepe. Lì l'hanno immbolizzata e stuprata a turno. Per una 42enne brasiliana residente a Milano, quella tra sabato e domenica scorsi è stata una notte da incubo. Di violenze e umiliazioni. In tre hanno abusato di lei, dando sfogo ai loro biechi istinti animaleschi. Per quel misfatto, avvenuto in piazza Napoli, sono stati arrestati due uomini per violenza sessuale di gruppo: un 42enne della Nuova Guinea, regolare e incensurato fino a quel momento, e un egiziano di 22 anni, irregolare e con piccoli precedenti per reati in materia di immigrazione. Un terzo complice, ancora ignoto, è fuggito prima dell'arrivo dei carabinieri.
Il fattaccio, secondo quanto ricostruito dai militari, si è consumato attorno alle 2.50 della notte in un parchetto verso via Giambellino. La vittima è stata bloccata dagli aggressori e portata dietro a una siepe. Con foga i tre stranieri si sono avventati su di lei, che nel frattempo era stata messa nella terribile condizione di non reagire. Sola, davanti agli aggressori, la donna aveva comunque tentato di chiedere aiuto. Alcuni passanti, accortisi di quello che stava accadendo, hanno avvertito le forze dell'ordine e dato l'allarme. I militari del nucleo Radiomobile, intervenuti immediatamente, si sono subito resi conto di cosa era appena avvenuto e hanno prestato i primi soccorsi alla giovane brasiliana.
La donna, alterata probabilmente per via dell’alcol bevuto nel corso della serata, lì per lì non era stata in grado di dare indicazioni precise ai militari, i quali nel frattempo si erano messi al lavoro per bloccare i responsabili. A dare informazioni utili sul branco di stupratori erano stati in un primo momento alcuni testimoni. Dimessa domenica dall’ospedale, la brasiliana sarà ascoltata appena possibile dagli investigatori. Il 42enne della Nuova Guinea e il 22enne egiziano sono subito finiti in manette, mentre il loro compare - approfittando del trambusto - è riuscito a darsi alla fuga. I rilievi sono stati eseguiti dai carabinieri del Nucleo investigativo mentre le indagini sono affidate alla compagnia di Porta Magenta.
Il caso indigna e solleva ancora una volta l'allarme sicurezza a Milano. Un inquitante paradosso per la città ambrosiana, di nuovo al centro delle cronache per un episodio di inqualificabile violenza. Proprio sull'accaduto, dal mondo politico sono arrivate le ferme parole di condanna della consigliera comunale della Lega, Silvia Sardone.
"Se la sinistra continuerà a considerare l’immigrazione selvaggia solo ed esclusivamente come una risorsa, saremo costretti a registrare tali episodi in eterno", ha affermato l'europarlamentare, chiamando in causa il primo cittadino di Milano e la sua compagine politica: "Perché il sindaco Sala, il Pd e le tante femministe di facciata non ammettono che il problema esiste ed è evidente? Perché continuare a nascondere la testa sotto la sabbia? Non è assolutamente razzismo dire che Milano sia diventata la capitale degli stupri a causa delle folli politiche d’accoglienza sfrenata messe in atto dalla sinistra milanese, è semplicemente la realtà, nuda e cruda".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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