Il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico adesso indossa i panni del ministro. Dopo interviste "programmatiche" sul Fatto e dopo aver esaltato il reddito di cittadinanza dei 5 Stelle, il numero uno dell'ististuto di previdenza sociale scrive di suo pugno la fase bis del reddito minimo. E lo fa annunciando il cambio di passo con un'intervista a La Stampa: "L’Inps è pronta ad allargare il reddito di cittadinanza a chi ha perso da poco il lavoro. La bozza di provvedimento è sul mio tavolo, spero possa essere discussa in Parlamento al più presto, forse già alla fine di questo mese. Si potrà fotografare il reddito concorrente e ciò permetterà ai disoccupati in particolari situazioni, percettori di sussidio di disoccupazione o disoccupati da oltre 18 mesi, di accedere al reddito".
Insomma il presidente dell'Inps non indossa più i panni distaccati del manager di Stato e diventa una sorta di ministro "ombra" che propone all'esecutivo un allargamento dell'assegno di cittadinanza. Poi, sempre Tridico parla dell'altro versante della manovra, ovvero le domande per Quota 100: "Poche in un trimestre 130mila domande a fronte di una previsione di 290mila in un anno? Siamo assolutamente in linea con le previsioni. Non mi aspetto risparmi significativi da quota 100. Potrebbe esserci invece una minore spesa per il reddito pari a circa un miliardo" aggiunge il presidente dell'Inps che, sollecitato sull'uso dei fondi che avanzeranno dalle misure, evidenzia che il quesito andrebbe posto "al governo".
Infine, lo stesso presidente dell'Inps parla delle risorse che derivano dal "risparmio" di quota 100 e reddito: "Il ministro del Lavoro ha già annunciato che eventuali risparmi saranno destinati alle famiglie, al sostegno alle iscrizioni dei bambini agli asili nido e dell'occupazione femminile. Sono d'accordo con lui".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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