Negoziati al via in Egitto, Trump: "Hamas ha accettato cose importanti". Accuse a Netanyahu: "Ha ordinato gli attacchi contro la Flotilla"

Giornata densa sul fronte mediorientale: Greta Thunberg rilasciata e atterrata ad Atene denuncia i “maltrattamenti”, mentre ripartono i colloqui Israele-Hamas in Egitto sul piano Trump per Gaza

Negoziati al via in Egitto, Trump: "Hamas ha accettato cose importanti". Accuse a Netanyahu: "Ha ordinato gli attacchi contro la Flotilla"
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Dopo settimane di tensione, la crisi di Gaza entra in una nuova fase diplomatica. A Sharm el-Sheikh sono iniziati i colloqui indiretti tra Israele e Hamas, con la mediazione di Egitto, Qatar e Stati Uniti, che spingono per un cessate il fuoco rapido e la liberazione degli ostaggi.

Sullo sfondo, l’attivista Greta Thunberg, appena rilasciata dopo l’arresto sulla Flotilla diretta a Gaza, denuncia “abusi e maltrattamenti” e accusa il mondo di “complicità nel genocidio”. Putin e Netanyahu si confrontano sul piano Trump.

Trump: "Nessuna tensione con Netanyahu sull'accordo per Gaza"

Donald Trump smentisce che ci sia stata tensione tra lui e Benajmin Netanyahu per l'accordo su Gaza. "Non è vero, è stato molto positivo", ha detto il presidente americano.

Trump, Hamas sta acconsentendo a cose molto importanti

"Hamas sta acconsentendo a cose molto importanti". Lo ha detto Donald Trump riguardo ai negoziati in corso. "Stiamo andando molto bene", ha detto il presidente parlando nello Studio Ovale.

Berlino, possibile rilascio degli ostaggi la prossima settimana 21


"Sono ottimista. Siamo su una buona strada — è un processo preparato a lungo, anche con aiuti tedeschi. Spero che entro la prossima settimana si arrivi a una prima intesa — cessate il fuoco, rilascio degli ostaggi e aiuti umanitari per Gaza. La possibilità c’è". Lo ha detto il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul da Tel Aviv, parlando con Bild. Wadephul ha ringraziato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il peso politico esercitato, ma ha avvertito che "molti dettagli restano da negoziare". Wadephul ha esortato Hamas a cogliere l’occasione e a liberare subito tutti gli ostaggi: "Se vogliono il bene dei palestinesi, devono agire ora". Sul rischio che l’accordo fallisca, ha ricordato che gli Stati Uniti hanno garantito a Israele il pieno sostegno per eventuali azioni successive, mentre la Germania è pronta a valutare "altri scenari" se il piano dovesse naufragare. "Hamas deve sapere che ci sarebbero conseguenze severe", ha detto. Sulla cooperazione con Israele, Wadephul ha sottolineato che il sostegno tedesco è mirato e che "Israele ci supporta a sua volta". Ha poi aggiunto: "Rendiamo merito a Israele per la difesa del Paese e la lotta al terrorismo, ma dovremo anche continuare a cercare soluzioni diplomatiche". Riguardo al ruolo della Germania nella liberazione degli ostaggi, Wadephul ha affermato che Berlino ha seguito la questione sin dall’inizio e ha sollecitato ripetutamente Tel Aviv a non dimenticare gli ostaggi durante le operazioni militari. Quando Israele ha ritenuto che non fosse possibile negoziare, la Germania ha rispettato quella scelta.

Greta Thunberg, maltrattati ma non possiamo distogliere sguardo da Gaza

L'attivista svedese Greta Thunberg era tra le decine di deportati sbarcati lunedì pomeriggio ad Atene, in Grecia. Una folla di sostenitori si è radunata all'aeroporto internazionale Eleftherios Venizelos e ha intonato il coro “Free free Palestine!” mentre gli attivisti sbarcavano uno dopo l'altro. “È una vergogna che questa missione debba esistere! È una vergogna!”, ha detto Thunberg ai giornalisti e ai manifestanti poco dopo il suo arrivo. “Potrei parlare a lungo dei maltrattamenti e degli abusi subiti durante la nostra prigionia, credetemi, ma non è questo il punto”, ha aggiunto. Thunberg ha invece esortato i leader mondiali e i cittadini comuni di tutto il mondo a porre fine alla loro “complicità” con il "genocidio" perpetrato contro i palestinesi a Gaza. “Questa azione ha sfidato il nostro modo di agire estremamente violento”, ha detto Thunberg. “Non possiamo distogliere lo sguardo da Gaza”.

Putin sente Netanyahu, focus su piano Trump per Gaza, Iran e Siria

Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. I leader hanno discusso degli sviluppi in Medio Oriente e della risoluzione della questione della Striscia di Gaza, secondo quanto riportato dal servizio stampa del Cremlino, come riferisce la Tass. “Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Hanno discusso approfonditamente degli attuali sviluppi in Medio Oriente, anche nel contesto del piano del presidente degli Stati Uniti per la normalizzazione nella Striscia di Gaza”, si legge nella dichiarazione. Putin e Netanyahu hanno discusso della ricerca di una soluzione al programma nucleare iraniano e della stabilizzazione in Siria. La Russia e Israele hanno espresso interesse a trovare una soluzione negoziata alla situazione relativa al programma nucleare iraniano. Putin e Netanyahu hanno inoltre discusso il piano di Trump per la Striscia di Gaza e il presidente russo ha ribadito la posizione della Russia sulla risoluzione. Netanyahu ha espresso i suoi auguri a Putin alla vigilia del suo compleanno. “Alla vigilia del compleanno di Vladimir Putin, il primo ministro israeliano gli ha espresso i suoi migliori auguri”, ha affermato il Cremlino. Putin si è congratulato con Netanyahu per la festa ebraica di Sukkot.

Casa Bianca, su Gaza vogliamo procedere velocemente

"Il presidente vuole il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza, l'amministrazione sta lavorando duro per far andare avanti le cose il più velocemente possibile, ora sono in corso colloqui tecnici" in Egitto: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ribadendo che "vogliamo procedere molto velocemente".

Casa Bianca, Trump vuole ostaggi liberi il prima possibile

Il presidente Trump "vuole vedere gli ostaggi liberati il prima possibile". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, in riferimento ai colloqui in corso su Gaza.

Media, Netanyahu ordinò attacco con droni a Flotilla

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha approvato direttamente le operazioni militari all'inizio del mese scorso contro due imbarcazioni facenti parte della Flotilla diretta a Gaza con aiuti umanitari e sostenitori filo-palestinesi, tra cui l'attivista svedese per il clima Greta Thunberg: la notizia viene data da Cbs News in esclusiva, citando due funzionari dell'intelligence americana informati. Secondo le fonti, l'8 e il 9 settembre le forze israeliane hanno lanciato droni da un sottomarino e sganciato ordigni incendiari sulle imbarcazioni ormeggiate al largo del porto tunisino di Sidi Bou Said, provocando un incendio.

Iniziati i colloqui indiretti a Sharm tra Israele e Hamas

Un funzionario egiziano ha dichiarato che i colloqui tra le delegazioni negoziali israeliana e di Hamas sono iniziati a Sharm el-Sheikh. Lo riporta l'Ap online.

Secondo la tv di Stato egiziana Al-Qahera News, i colloqui sono iniziati con un incontro fra i mediatori arabi e la delegazione di Hamas, mentre successivamente i mediatori dovrebbero incontrare la delegazione israeliana. L'emittente, che è vicina alle agenzie di sicurezza egiziane, ha aggiunto che i mediatori Egitto e Qatar discuteranno poi l'esito dei loro incontri con entrambe le parti, prima che l'inviato Usa Steve Witkoff si unisca ai colloqui.

Hamas, stasera il primo round di colloqui a Sharm

Hamas afferma che il primo round di negoziati per mediare la fine delle ostilità a Gaza inizierà stasera: lo ha detto una fonte di Hamas alla Cnn.

Media: delegazione israeliana arrivata a Sharm el-Sheikh

La delegazione di Israele è arrivata a Sharm el-Sheikh, in Egitto, per discutere del piano per Gaza proposto dal presidente Usa Donald Trump. Lo riporta l'emittente Al-Arabiya, precisando che della delegazione fanno parte e funzionari delle agenzie di spionaggio Mossad e Shin Bet, il consigliere per la politica estera del premier Benjamin Netanyahu, Ophir Falk, e il coordinatore per gli ostaggi Gal Hirsch. Secondo tre funzionari citati sempre da Al-Arabiya, il capo negoziatore israeliano, cioè il ministro degli Affari strategici Ron Dermer, dovrebbe unirsi al gruppo più avanti nel corso della settimana.

Greta Thunberg sarà espulsa oggi da Israele

L'attivista svedese Greta Thunberg sarà espulsa oggi da Israele in un volo per la Grecia: lo ha annunciato La Global Sumud Flotilla sui social. Thunberg sarà tra le oltre 70 persone di diverse nazionalità che oggi lasceranno Israele dopo essere state sequestrate a bordo della flottiglia di aiuti umanitari diretta a Gaza. Tra coloro che lasceranno Israele ci sono 28 cittadini francesi, 27 greci, 15 italiani e nove svedesi. Ventuno spagnoli sono tornati separatamente in Spagna domenica da Israele. Il rilascio lascia ancora diversi stranieri in custodia israeliana, tra cui 28 cittadini spagnoli. (ANSA).

Idf, colpite a Gaza cellule Hamas che attaccano truppe

Le Forze di difesa israeliane hanno comunicato di aver condotto diversi raid aerei in risposta agli attacchi di Hamas di ieri. L'Idf aveva interrotto la propria offensiva a Gaza City sabato, in seguito alla pressione del presidente statunitense Donald Trump per porre fine al conflitto, con le truppe sul terreno impegnate solo in operazioni difensive. L’esercito ha dichiarato che un attacco è stato condotto da caccia dell’Aeronautica israeliana contro una cellula di miliziani armati di mortai ed esplosivi, uccidendoli. Secondo l’Idf, "il gruppo aveva pianificato attacchi terroristici contro le truppe impegnate a Gaza City". Un altro raid, ha aggiunto l'Idf, ha preso di mira una cellula che stava lanciando colpi di mortaio contro i soldati a Gaza City, uno dei quali ha ferito lievemente un militare. L’esercito ha riferito che il soldato è stato trasportato in ospedale per le cure e che la sua famiglia è stata avvisata. I caccia hanno quindi colpito e ucciso i miliziani che avevano sparato i mortai. In un terzo episodio, l’esercito ha dichiarato che miliziani di Hamas hanno lanciato razzi anticarro contro i mezzi ingegneristici impegnati a Gaza City, senza provocare feriti. Secondo l’Idf, i caccia hanno colpito l’edificio da cui erano stati lanciati i proiettili.

Ministra Anp: "Piano Trump non perfetto ma va in direzione giusta"

Il piano Trump per Gaza "non è perfetto", ma è un "passo nella giusta direzione". Questa la valutazione della ministra degli Esteri dell'Autorità nazionale palestinese Varsen Aghabekian, in un'intervista pubblicata oggi sulla Stampa, nello stesso giorno in cui iniziano in Egitto i negoziati sul piano. "Si avanza un passo alla volta. Il piano prevede di fermare la guerra, non cacciare i gazawi e ricostruire la Striscia con i palestinesi: incoraggia una soluzione politica. Inoltre, menziona l'avvio di un percorso verso lo Stato palestinese, è una mossa nella giusta direzione. Non è perfetto ma porterà a qualcosa, compreso il rilascio degli ostaggi e la liberazione dei prigionieri palestinesi che chiediamo da tempo", ha affermato la ministra.

Iran: "Sosteniamo ogni iniziativa per fine guerra Palestina. E che porti a diritto palestinesi all'autodeterminazione"

L'Iran sosterrà qualsiasi iniziativa che porti alla fine della guerra in Palestina e al raggiungimento del legittimo diritto dei palestinesi all'autodeterminazione, ha dichiarato il ministero degli Esteri iraniano. "L'Iran ha costantemente sostenuto tutte le iniziative volte non solo a fermare la pulizia etnica e i crimini di guerra a Gaza, ma anche a permettere al popolo palestinese di esercitare il proprio legittimo diritto all'autodeterminazione", si legge in un comunicato diffuso su Telegram. Teheran ha inoltre invitato tutti i paesi ad aiutare la Palestina nella sua lotta per la liberazione da "occupazione, apartheid e colonialismo israeliano", aggiunge la nota. Il ministero degli Esteri iraniano ha espresso la propria disponibilità a contribuire alla consegna di aiuti umanitari ai palestinesi e a sostenere la ricostruzione di Gaza.

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