Una cinquantina di arresti a New York fra gli indignati. E fra loro anche un vescovo, l'espiscopale, George Packard, ex responsabile dei cappellani militari. È l'ultima novità sul fronte delle proteste in corso negli Stati Uniti. Un gruppo di dimostranti del movimento Occupy Wall Street è stato arrestato l'altro pomeriggio mentre cercava di scavalcare una cancellata intorno ad una chiesa di Downtown: l'obiettivo era di formare un accampamento analogo a quello che per settimane ha occupato Zuccotti Park, prima di essere sgomberati dalla polizia. I dimostranti hanno usato una scala di legno per introdursi nel terreno della Trinity Church, come ha confermato un portavoce del gruppo di protesta.
La polizia non ha fornito cifre ufficiali, ma Gideon Oliver, presidente di un'associazione di avvocati, ha parlato di circa 55 persone arrestate, tra cui alcuni esponenti del clero, fra i cinque e i dieci. Altri dimostranti hanno marciato lungo le strade di Manhattan fino alla casa del parroco della Trinity Church, ma sono stati respinti dalla polizia.
Secondo il New York Times il vescovo è stato arrestato intorno alle quattro del pomeriggio: la polizia lo ha trasportato insieme ad altri manifestanti su uno dei cellulari. Packard non è l'unico religioso ad appoggiare il movimento degli indignati. Per esempio un altro pastore episcopale, il reverendo Stephen Chinlund, di 77 anni, in pensione, passeggiava esibendo un cartello che recitava: «Trinity Church, eroe dell'11/9. Siate un eroe una volta ancora». Il movimento Occupy Wall Street ha anche ricevuto l'appoggio, pur con varie perplessità, del rettore della chiesa, il reverendo James Cooper, che si è detto rattristato dagli incidenti con la polizia.
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