Sono finiti alla sbarra 8 agenti di polizia penitenziaria accusati del reato di lesioni personali commesso nei confronti di un detenuto recluso nel carcere di San Vittore. A riportare il fatto, avvenuto il 6 giugno del 2019, è il "Corrire della Sera", che spiega come sia stata la stessa amministrazione della casa circondariale milanese a denunciare l'accaduto.
Proprio nel corso della giornata di ieri, lunedì 23 novembre, il processo che vede le guardie imputate ha avuto inizio dinanzi alla II sezione del tribunale di Milano, incaricato di pronunciarsi sulla vicenda. Ad incastrare i poliziotti sarebbe un video, pubblicato dallo stesso "Corriere", in cui è possibile vedere alcuni momenti del pestaggio. Nel filmato, ripreso dalle videocamere di sorveglianza del penitenziario, viene riportato anche l'orario dell'aggressione, ossia le 13:00.
Tutto, stando a quanto si può vedere anche dalle immagini riprese, ha avuto inizio da un'accesa discussione fra un giovane detenuto straniero e tre agenti durante la cosiddetta ora d'aria. I quattro si trovavano in una zona di transito, ed in breve l'alterco è degenerato in violenza fisica. Tenuto fermo da tre poliziotti, il carcerato viene colpito da un quarto agente, che prima di attaccare indossa i guanti. Lo straniero riesce in qualche modo a parare il pugno, così l'assistente capo gli sferra altri 4 colpi al volto. La scena viene anche notata da altri detenuti, che però lasciano subito la zona. Alla fine sono 8 gli agenti che prendono parte all'aggressione, alcuni bloccando l'extracomunitario, altri prendendolo a pugni.
Un filmato che ha fatto scalpore, dato che il detenuto, un giovane originario della Guinea Bissau, pare non mostrare aggressività nei confronti degli agenti, pur avendo reagito verbalmente durante la discussione. Non si capisce cosa possa aver fatto scattare la violenta reazione dei poliziotti. Dopo essere stato trattenuto con la forza, picchiato e spinto a terra, lo straniero viene poi trasportato di peso all'interno della struttura carceraria, come si legge nel resoconto del pm riportato dal "Corriere".
Dell'extracomunitario sappiamo però che si tratta di un detenuto difficile, arrivato in passato anche a dare alle fiamme la propria cella. Il giorno stesso della violenza lo straniero viene sottoposto a visita medica, ma intorno alle 15:30 accusa un collasso e, dopo un secondo controllo, raggiunge in ambulanza il pronto soccorso dell'ospedale Niguarda di Milano. Per lui nessuna grave conseguenza: il personale sanitario gli assegna 3 giorni di prognosi per un trauma facciale.
Adesso gli agenti coinvolti devono difendersi dall'accusa di lesioni personali, con le aggravanti di aver operato in più di 5 e nell’esercizio
delle funzioni di vigilanza, e di aver usufruito di circostanze di luogo e tempo tali da "ostacolare la pubblica o provata difesa". La fine del processo è prevista per la prossima primavera.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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