Gli alieni esistono, parola di Stephen Hawking

Stephen Hawking era certo della presenza degli alieni: era convinto della presenza di altre forme di intelligenza, a discapito dell'esistenza di Dio

Gli alieni esistono, parola di Stephen Hawking

È di prossimo uscita "Brief Answers to the Big Questions", il libro postumo di Stephen Hawking: il fisico teorico, cosmologo, fisico matematico e astrofisico più importante dell'ultimo secolo e morto lo scorso marzo. Lo scritto, a cura di familiari e collaboratori e presentato dalla figlia Lucy, è un compendio di risposte e teorie nei confronti dei grandi quesiti esistenziali. Convinzioni, dati, ricerche e molto altro che lo scienziato ha indagato con accuratezza, in risposta alle molte domande che lo hanno inseguito e gli sono state rivolte durante la sua lunga carriera.

E tra gli argomenti più salienti non poteva mancare la figura di Dio e le prove della sua esistenza: "Siamo tutti liberi di credere ciò che vogliamo, ed è mia opinione che la spiegazione più semplice sia che non c'è Dio. Nessuno ha creato l'universo e nessuno è il regista del destino. Questo mi porta a una profonda comprensione: non ci sono probabilmente neanche il Paradiso e l'aldilà. Penso che la credenza nell'aldilà sia solo un pio desiderio".

La credenza comune è sempre stata quella di identificare Dio come creatore e regista del tutto, quindi anche responsabile delle disabilità e delle malattie, una sorta di maledizione da parte dell'altissimo verso gli uomini. Stephen Hawking, vittima della sclerosi laterale amiotrofica che ne ha condizionato l'intera esistenza, ha sempre accantonato questa ipotesi religiosa affidando al Big Bang il compito della nascita dell'universo e, probabilmente, anche di molteplici forme di vita intelligente aliena. Infatti a riguardo l'uomo è sempre stato possibilista, specificando che: "Ci sono forme di vita intelligenti là fuori e dobbiamo essere cauti nel riferirne, se non altro fino a quando non ne sapremo di più".

Nel libro si parla anche della possibilità di viaggiare nel tempo, magari tra un centinaio di anni, ma anche della sopravvivenza del Pianeta . Una teoria possibile dove lo studioso però aveva concentrato l'attenzione sull'odierno ordine mondiale, molto differente da quello che potrebbe caratterizzare il futuro.

E proprio per quanto riguarda quest'ultimo, e la sua previsione, Stephen Hawking aveva espresso perplessità: la fisica e le sue leggi potrebbero rendere possibile il tutto, ma la realizzazione risultare troppo ostica e difficile. Quello che secondo lo studioso potrebbe diventare realtà, nei prossimi cento anni, sarà la possibilità di viaggiare all'interno del Sistema Solare, con maggiore rapidità rispetto a quanto accade oggi.

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