Non ci sono colori politici. Al Campidoglio di Washington, dov'è stata allestita la camera ardente, tutti rendono omaggio a George H. Bush, quarantunesimo presidente degli Stati Uniti. Il presidente Donald Trump arriva accompagnato dalla moglie Melania e si mette sull'attenti per alcuni secondi (foto). I funerali di Stato sono previsti per domani, mercoledì, secondo un protocollo che risale alla metà del XIX secolo, con alcune piccole variazioni apportate nel corso degli anni.
Ci sono alcune regole, ad esempio, che vanno assolutamente rispettate: la prima è quella che assegna i posti a sedere ai diversi capi di Stato in ordine alfabetico, seguendo lo spelling inglese dei loro rispettivi Paesi di appartenenza. Hanno diritto a questa cerimonia il presidente, gli ex presidenti e il presidente eletto, ma è alla famiglia del defunto che spetta decidere. I familiari di Richard Nixon, per esempio, seguendo il suo volere, non rispettarono le tradizioni di Washington quando l’ex presidente del Watergate morì nel 1994. I funerali di John F. Kennedy, invece, furono simili a quelli di Abraham Lincoln, come espressamente richiesto dalla vedova Jacqueline.
Bush è il 12° presidente il cui feretro viene esposto al Campidoglio. Come altri presidenti è stato anche membro del Congresso. A differenza di Lincoln, James Garfield, William McKinley e Kennedy, Bush ha voluto che i suoi funerali non comprendessero la processione attraverso il centro della capitale. Solo per i presidenti in carica e per i più stretti membri delle loro famiglie è prevista una camera ardente alla Casa Bianca. Le esequie ufficiali si terranno alla National Cathedral, come fu anche per Dwight D. Eisenhower, Reagan e Ford. La salma di Bush poi farà ritorno in Texas per i secondi funerali e la sepoltura alla Biblioteca presidenziale George Bush a College Station, vicino alla moglie, morta ad aprile e alla figlia Robin, morta a solo tre anni di leucemia.
Nessun problema tra i Bush e il presidente
Qualcuno ha pensato che il funerale di stato di George H. Bush potesse assumere gli stessi toni anti-Trump di quelli del senatore John McCain. Ma la famiglia dell'ex presidente ha voluto che non fosse così, anche se i rapporti tra lo storico clan repubblicano e il commander-in-chief non sono buoni ormai da qualche anno. Nessuno ha dimenticato i pesanti attacchi che Trump rivolse, in campagna elettorale, a Jeb Bush, ex governatore della Florida, e a suo fratello George W., così come a tutta la famiglia Bush. Eppure, nonostante questo, la famiglia ha voluto passare sopra ai vecchi dissidi, pur di assicurare il massimo degli onori nell'ultimo saluto all'ex presidente. Fonti vicine alla famiglia, infatti, ricordano che Trump aveva l'ultima parola su dettagli fondamentali delle esequie, come l'invio dell'Air Force One che ha portato la salma a Washington e che giovedì la riporterà in Texas. Mentre dall'amministrazione sottolineano come il presidente Trump si infuriò quando, per espressa volontà del senatore defunto, non gli fu permesso di andare al funerale di McCain, lo scorso primo settembre. Anche se non pronuncerà un elogio funebre, Trump siederà in prima fila al funerale di Bush, insieme agli altri ex presidenti Barack Obama, Bill Clinton, Jimmy Carter. L'altro ex presidente vivente, e figlio del defunto, George W. Bush pronuncerà l'elogio funebre più atteso.
Ma, assicurano sempre dall'entourage del clan repubblicano, né nel suo discorso, né in quello degli altri chiamati a ricordare Bush sr, tra i quali l'ex premier canadese Brian Mulroney, vi saranno accenni all'attualità politica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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