Rafforzata la scorta della Raggi: "La sindaca nel mirino dei Casamonica"

Innalzato il livello di protezione per Virginia Raggi, che sarebbe nel mirino del clan sinti. L'allarme del presidente della commissione parlamentare Antimafia, Nicola Morra: “I Casamonica vogliono colpire la nostra sindaca"

Rafforzata la scorta della Raggi: "La sindaca nel mirino dei Casamonica"

I Casamonica vogliono la testa di Virginia Raggi. A confermare quella che fino a qualche ora fa era soltanto un’indiscrezione pubblicata dai giornalisti del Fatto Quotidiano, è il presidente della commissione parlamentare Antimafia, Nicola Morra, con un post su Facebook.

“Abbiamo appreso che i Casamonica vogliono colpire la nostra sindaca Virginia Raggi e i magistrati che li stanno contrastando con indagini e processi”, ha scritto il senatore pentastellato pubblicando una foto dell’incontro in Campidoglio. Da qualche giorno la sindaca viaggia, infatti, su un’auto blindata, accompagnata da due poliziotti. Il livello di protezione sarebbe stato innalzato proprio perché, come spiegano le fonti del quotidiano diretto da Marco Travaglio, alcuni esponenti del clan sinti sarebbero intenzionati a piazzare esplosivi per colpire la prima cittadina e chi in questi mesi sta indagando sulle attività illecite del sodalizio criminale.

E se gli investigatori ancora non si sbilanciano, Morra non esita a parlare di “minaccia reale”. “I Casamonica sono mafia e chi lotta veramente la mafia, come Virginia sta facendo a Roma, rischia anche la vita”, ha scritto il presidente della commissione Antimafia che è andato a Palazzo Senatorio per esprimere solidarietà alla sindaca. “Chi lavora per i cittadini sa che deve scontrarsi contro poteri criminali”, ha continuato, annunciando che ora “Virginia Raggi vive blindata perché c’è una minaccia concreta nei suoi confronti”.

Negli ultimi mesi diversi esponenti del clan Casamonica sono finiti in carcere con l’accusa, tra le altre, di associazione a delinquere di stampo mafioso.

A novembre dello scorso anno la prima cittadina, Virginia Raggi, era voluta essere presente personalmente, assieme al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, all’abbattimento, al Quadraro, nel quartiere Tuscolano, delle otto villette abusive appartenenti alla famiglia sinti.

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