nostro inviato a Bibione (Venezia) -
Ma com'è cambiato Ultimo da quando il Covid ha spento la musica dal vivo. Più solare. E forse più sicuro di sé ora che torna a cantare dal vivo con una agenda da peso massimo del pop: 15 concerti, dei quali 11 saranno negli stadi (10 tutti esauriti). «Quando ho dovuto rinviarli, non ho rimandato solo un semplice spettacolo ma ho rimandato la mia vita per tre anni», spiega poco prima di iniziare il primo concerto di questa rinascita allo Stadio Comunale di Bibione, vicino a Venezia, con la bellezza di 28mila spettatori per quasi due ore di show. Da sabato prossimo attraverserà gli stadi di Firenze, Ancona, Torino, Napoli (due volte), Modena e via elencando fino a chiudere con due San Siro il 23 e il 24 luglio. Totale: 553mila biglietti venduti.
Romano di San Basilio, 26 anni, contorto e sofferente quanto basta per scavare dentro l'amore e dentro la sensazione di sentirsi in fondo alla scala, ultimo tra tanti, con i piedi sul solo scalino che può fare la differenza: il talento. Ne ha, ovvio, altrimenti non diventi il cantante più giovane di sempre a esibirsi negli stadi. E il più giovane anche a doverli rinviare due anni per una pandemia. Li ha vissuti un po' in disparte Niccolo Moriconi detto Ultimo, senza intasare i social o farsi paparazzare a comando per tenere viva l'attenzione. In questo (anche in questo) è rimasto controtendenza sul binario tipico del cantautore d'altri tempi, che è attuale nella scrittura ma vintage nel modo di scriverla, usando la propria pelle come foglio. Detto fra noi, non deve essere stato facile per un 23enne vedersi «scippare» dal destino la tournèe della consacrazione: «Ho temuto che questo stop potesse portarmi delle conseguenze negative e avevo paura di aver perso la grande occasione. Però adesso ci sono 15 stadi quasi pieni e, tutto sommato, forse è stato meglio allungare questi tempi». Intanto ha aperto qualche cancello di insicurezza: «Sto cercando di lavorare su me stesso e di essere meno rancoroso», spiega seduto sui gradoni di una palestra a pochi passi dal palco.
In questi anni si è appoggiato anche ai suoi maestri. «Ho sentito spesso Venditti, oltretutto siamo entrambi della Roma e parliamo di calcio. Ma pure Baglioni mi è stato vicino e ho trovato molto aiuto nelle sue parole».
A differenza di tre anni fa, ora Ultimo parla guardandoti negli occhi senza velarsi di timidezza come faceva prima. D'altronde arriva al tour che aspettava e lo fa dopo aver pubblicato un brano con Ed Sheeran (2Step) e aver scritto Vieni nel mio cuore apposta pensando di cantarlo al Circo Massimo oppure al San Nicola di Bari.
«Ed Sheeran? Mi stupisce quanto sia disponibile nonostante la montagna di impegni che ha». E lo dice sorridendo, come quando conferma di non sentirsi arrivato e «di avere la stessa fame che aveva prima». Forse adesso ha solo capito meglio tutto il resto.
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