
Il momento della verità è già iniziato. Ieri, a Jerez, Gran Premio di Spagna, primo appuntamento stagionale nel vecchio continente. Da sempre, infatti, la pista andalusa come i tracciati a seguire sono in grado di mostrare il vero livello dei piloti. Marquez e Bagnaia (foto) ci hanno vinto tre volte a testa. Marc arriva da leader dopo aver dominato le prime quattro gare della stagione; è la pista che nel 2020, con il terribile incidente, segnò l'inizio di un lungo calvario. «L'ultima volta che mi sono sentito così era nel 2019, quando tutto filava liscio. Ma poi è arrivato il 2020 - ha raccontato lo spagnolo -. Dopo quattro operazioni al braccio, oggi non sono migliore, sono diverso. Allora volevo solo vincere, ora mi godo ogni momento». Quanto alle prove di ieri: «Abbiamo fatto un po' di confusione (4° crono), ma ci siamo, anche se il pilota più forte sembra Alex».
Bene Pecco Bagnaia (secondo ieri a +0.103) dietro ad un velocissimo Alex Marquez, autore del miglior tempo nonostante due cadute. «Jerez non poteva arrivare in un momento migliore», ha dichiarato il piemontese. «Negli ultimi tre anni ho raccolto molto qui. Siamo stati sempre molto veloci e incisivi e abbiamo centrato il massimo per cui punto a fare bene. Mi sto abituando alla moto di quest'anno. Ho smesso di cercare le sensazioni che avevo nel 2024 soprattutto con l'avantreno. Mi sono concentrato sulla guida e sono soddisfatto della velocità e del passo».
Il venerdì di Jerez conferma anche la competitività di Franco Morbidelli, rinato nelle file del team VR46. Per lui il terzo tempo davanti a Marc Marquez, che si è visto rovinare diversi giri dalle bandiere gialle.
Il #93 completa il poker delle Desmosedici GP. Jerez conferma anche una rinata Yamaha, quinta con Quartararo, con la Honda di Zarco, 7°, e Acosta con KTM, 8°.Tv: 10,45 pole, 14,55 Sprint (dir. Sky e Tv8), domani Gp alle 14 Sky (diff. Tv8 alle 17)
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