C'è il sensore che cattura i movimenti del giocatore e anche la sua voce. Si chiama Kinect la regina delle novità della Xbox One, in vendita da ieri in Italia a 499 euro, cento euro in più della Ps 4. Microsoft giustifica anche con la presenza di questo gioiello tecnologico, venduto con la console e di nuova generazione, la differenza di prezzo rispetto alla concorrenza giapponese. Certo, i vantaggi non sono pochi: Kinect riconosce il tuo volto anche al buio, legge 29 punti del corpo e intuisce la distanza grazie al calore e al battito cardiaco della persona che ha davanti. Ecco tre giochi pensati per sfruttare al massimo le potenzialità della «next-gen»: Kinect Sports Rivals, Just Dance 2014 e Xbox Fitness. Che trasformano il soggiorno di casa rispettivamente in un'arena sportiva, in una sala da ballo e in una palestra. Non sarete più passivi sul divano, ma protagonisti con il vostro corpo.
Possiamo dirlo: con la console del colosso di Redmond, che arriva otto anni dopo la Xbox 360, si rivoluziona il concetto di intrattenimento. «Pins», «Home» e «Store»: sono queste le tre sezioni che rigenerano la schermata. Il gioco passa quasi in secondo piano e la Xbox One allarga il suo raggio d'azione. Perché ospita Skype, Internet, la televisione, la musica. Ma ci sono anche spazi per acquistare film, canzoni e poi vengono forniti altri servizi come Upload Studio. Cos'è? Un programma con cui puoi immortalare alcune fasi della tua partita e montarle insieme in un video divertente realizzato con immagini del videogame e altre riprese del giocatore intento a smanettare. Non finisce qui. Un'altra novità è la presenza di tre «motori» interni per gestire app, browser e giochi, oltre ad una serie di applicazioni che integrano la piattaforma Windows 8. E per passare da un livello all'altro basta un comando vocale. Come questo: «Xbox passa alla Tv».
Un altro dei punti di forza della nuova console americana? I giochi. Con tre esclusive in più rispetto alla Ps4 (22 a 19) e alcuni titoli cinque stelle. Un esempio è senza dubbio Forza Motorsport 5. Le macchine sembrano vere, gli effetti ottici (sole in faccia) e quelli di guida (frenate, testacoda, sgommate) a dir poco realistici. Poi Ryse, Son of Rome con una serie di avventure per cuori forti nella Roma antica, tra arene e province sperdute dell'impero, in cui i nemici vanno uccisi. Anche in maniera cruenta. Sul podio, tra le esclusive, trova spazio pure Dead Rising 3. L'obiettivo è fare i conti con un'orda di zombie da ammazzare anche con travestimenti sfiziosi, come il costume da toro che indossa la canotta da basket dei Chicago Bulls. E, ovviamente, non mancano i giochi di calcio e, tra i titoli di grido, Call of Duty: Ghosts.
C'è chi dice, se si bada all'estetica, che la Xbox One assomiglia ad un videoregistratore anni '80. Sì, la prima impressione può essere questa. Resta il fatto che la macchina resta abbastanza fredda e silenziosa. Una medaglia, visto che a volte ci capita di usare pc rumorosi e che si surriscaldano. Il controller, invece, è più leggero rispetto a quello massiccio della 360, con i grilletti e i tasti migliorati.
Il sistema «cloud» (nuvola) fa aumentare, infine, la potenza di Xbox One. Che punta anche sull'intelligenza artificiale. Ecco, allora, il Drivatar per Forza Motorsport 5. Un signor salto di qualità.
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