Loro tre insieme vicino a un pianoforte con vista sul Duomo di Milano. Andrea Bocelli ha presentato con i figli Virginia e Matteo il disco A family Christmas prima di esibirsi per la prima volta tutti insieme nel tardo pomeriggio con quattro brani dalla terrazza Mondadori: «Penso non ci sia niente di più bello che fare musica con i miei figli, io lo considero un privilegio». Un disco di canti, questo A family Christmas, e di melodie natalizie arrangiate per le loro tre voci. Quella di Andrea è ormai nota in tutto il mondo, quella di Matteo ha un timbro forte e colorito ma quella della debuttante su disco Virginia è sorprendente. Ha dieci anni, è consapevole e determinata e parla inglese da madrelingua ma soprattutto ha il dono della voce: «Si è entusiasmata all'idea di poter cantare con Matteo e me» spiega papà. Di certo ogni progetto di Bocelli ha tanti rivoli diversi, quindi non soltanto il disco (che esce il 25) ma anche un concerto su YouTube (da Gressoney) che arriva il quattro dicembre e un libro che si intitola In cammino. Diario di un pellegrino (edito da Sperling & Kupfer) che è la cronaca di tre settimane trascorse a cavallo con la infaticabile moglie Veronica sulla via Francigena: «L'abbiamo fatta al contrario rispetto all'antico percorso dei pellegrini, ossia da Roma in su verso la Toscana». Insomma a questo giro il Natale di casa Bocelli ha la vista sul mondo.
Forse è la prima volta che un tenore incide un disco di Natale con i propri figli.
Andrea: «L'idea è stata delle case discografiche mia e di Matteo. Ci abbiamo pensato su e poi l'abbiamo fatto anche perché a Natale ascoltiamo sempre quello del 2009 e volevamo cambiarlo». (sorride - ndr)
Matteo: «Ho esitato un po' perché sto lavorando al mio disco che uscirà in estate, ma poi ho accettato».
Virginia: «Per noi è stato molto bello registrare tutti insieme, era come stare a casa».
Padre e figlia avevano già cantato insieme.
Andrea: «Due anni fa al Teatro Regio di Parma. Io non volevo cantare la parte inglese di Hallelujah di Leonard Cohen perché l'inglese non è il mio forte e subito Virginia si è offerta. Non ho potuto fare altro che prendere la palla al balzo».
Nel disco ci sono due inediti, «The greatest gift» e «Il giorno più speciale».
Andrea: «Il primo è un inno allo spirito natalizio e dunque all'amore a 360 gradi».
Matteo: «Il giorno più speciale è invece un brano più lieve, una melodia semplice che descrive la magia della festa e invita ad aprire il cuore».
Per la prima volta da oltre settant'anni in Europa si trascorrerà un Natale con i riflessi sanguinosi della guerra.
Andrea: «Sarà un Natale triste per tanti e preoccupante per tutti, spero che la musica compia un piccolo miracolo e porti a riflettere sui valori autentici del Natale, che sono quelli del Cristianesimo, la filosofia che potrebbe fare di questa terra un paradiso».
Qual è la vera ispirazione della famiglia Bocelli?
Andrea: «Credo che al di sopra di tutto ci sia la volontà di essere onesti perché, altrimenti, tutto diventa un fake. Regalare emozioni è un grande privilegio e io la penso come Tiziano Terzani che diceva di non aver mai lavorato perché faceva ciò che amava».
Matteo e Virginia sono due figli d'arte, con tutti i privilegi e i limiti del caso.
Matteo: «Probabilmente all'inizio è più facile, ma poi il secondo passaggio, ossia quello di confermare le premesse è molto ma molto difficile».
Andrea: «Virginia è cresciuta nella musica e studia pianoforte. Per registrare questo disco nella nostra casa di Forte dei Marmi ci ha messo molto tempo ma non ha mai perso il sorriso e la serenità che è poi ciò che volevo trasmetterle».
Un disco anche con Veronica?
Andrea: «Mai dire mai. Però lei non avrebbe materialmente tempo per farlo visto che si occupa di me da manager e da moglie per 24 ore al giorno».
Si dice che Netflix e altre piattaforme hanno proposto di fare una serie sulla famiglia Bocelli.
Andrea: «Diciamo allora che è un'idea balzana che non mi interessa proprio».
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