Rieccolo Cetto Laqualunque. Il famoso personaggio messo in scena dal comico Antonio Albanese torna sullo schermo e in particolare sul grande schermo. Sono infatti iniziate le riprese del primo film del comico nei panni della macchietta che lo ha reso più noto. «Qualunquemente», questo il titolo della pellicola diretta dal regista Giulio Manfredonia, sarà girato per otto settimane nei dintorni di Roma e in Calabria a Lamezia Terme, Scilla e Palmi. Nel cast con Albanese anche Sergio Rubini, Lorenza Indovina, Salvatore Cantalupo e Luigi Maria Burruano. Le musiche sono della Banda Osiris e il film arriverà nelle sale nel 2011.
Cetto Laqualunque, imprenditore corrotto, depravato e ignorante che disprezza la natura, la legalità e le donne e promette solo «più pilu e cemento armato» torna dall'estero dopo un periodo di latitanza. Cetto rientra sottobraccio a una bella ragazza di colore con una bambina e in Calabria ritrova la moglie. Ovviamente far convivere il tutto sarà un'impresa e mentre Laqualunque deve affrontare i problemi familiari, gli amici lo informano che le sue proprietà terriere sono minacciate da un'inarrestabile ondata di legalità che trova il suo paladino nel candidato sindaco che viene dipinto come un pericoloso paladino della difesa dei diritti e della moralità. Cetto Laqualunque si vede insomma costretto a darsi alla politica e la campagna elettorale può finalmente cominciare.
In merito al progetto cinematografico che ora prende corpo, il comico che impersona Cetto Laqualunque, al tempo stesso anche protagonista del film, ha commentato la decisione di preparare il set puntando i riflettori sullo sgrammaticato candidato. «Portare Cetto Laqualunque al cinema è stata un'idea eccitante e vagamente incosciente. Proprio per questo abbiamo deciso di realizzarla. In questi anni Cetto è stato per me, e per lo sceneggiatore Piero Guerrera, una straordinaria lente di ingrandimento che ci ha permesso di mettere a fuoco quello che succedeva nel nostro sud e nel resto del Paese. Un modo per raccontare tutto quello che non ci piace e per mettere in guardia su cosa potrebbe accadere. Cetto ci ha dato il grande privilegio di ridicolizzare comportamenti e modelli, che per molti saranno furbeschi e vincenti, ma per noi sono solo ignoranti e patetici. Il desiderio è dunque quello di raccontare con questo film un pezzo ingombrante della nostra realtà con la comicità. Uno dei linguaggi più complessi e misteriosi che abbiamo a disposizione.
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