"È arrivato il momento di dire basta". Vanessa Ferrari lascia la ginnastica artistica

A 34 anni l'atleta dice stop alle gare. La campionessa lascia con un titolo mondiale, quattro ori europei e lo storico argento olimpico conquistato a Tokyo 2020

"È arrivato il momento di dire basta". Vanessa Ferrari lascia la ginnastica artistica
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Vanessa Ferrari lascia la ginnastica artistica. A confermare le indiscrezioni degli ultimi mesi è stata la 34enne campionessa di Orzinuovi al quotidiano Bresciaoggi."Sto annunciando il ritiro ora – ha dichiarato – l'avevo già deciso prima di Parigi: questa Olimpiade sarebbe stata l’ultimo atto della mia vicenda agonistica. Desideravo fosse il finale della mia carriera. Mi spiace non sia stato così. Ma è arrivato il momento di dire basta e, credetemi, sono serena. Fisicamente gli infortuni si stanno facendo sentire".

L’ultimo infortunio il 27 giugno, prima di Parigi 2024, una lesione al polpaccio durante uno degli allenamenti in palestra, proprio un mese prima della rassegna a cinque cerchi. "Anche se nella mia carriera ho avuto molti infortuni, non ci si abitua mai e la batosta è sempre forte, soprattutto dopo tre anni di allenamento e a un mese dall'obiettivo finale" scrisse allora sui social. Troppo anche per la ginnasta bresciana che, dopo aver visto le colleghe conquistare podi e medaglie, ha deciso di dire stop con l'attività agonistica.

Considerata la più grande ginnasta italiana della storia, il suo palmarès è eccezionalmente ricco: una vittoria ai Mondiali, quattro agli Europei, ventidue ai campionati italiani assoluti, otto ai Giochi del Mediterraneo e tre al World Cup. Nel 2021vince il bronzo agli Europei di Basilea nel corpo libero e conquista la medaglia d'argento a Tokyo 2020 nella stessa specialità.

Comincia a bruciare le tappe nel 2006 a soli 15 anni agli Europei di Volo, in Grecia. L'Italia, per la prima volta nella storia, vince una medaglia d'oro nel concorso a squadre e Vanessa conquista l'argento al corpo libero. Ma è ai Mondiali di Aarhus che scrive la storia. Vince l’oro nella finale individuale. Nonostante una caduta alla trave, conquista il primo posto nell’all-around con un esercizio a corpo libero sulle note del ''Nessun dorma''.

Dall'anno successivo iniziano gli infortuni. Ai Mondiali di Stoccarda, cade dalle parallele durante un salto Comaneci e si frattura l'osso scafoide del piede. Nel 2017 a Montreal si qualifica per il corpo libero. Ma durante la finale si rompe il Tendine d'Achille: impossibilitata a proseguire, viene portata via dalla pedana in braccio. Dopo 500 giorni di riposo e riabilitazione torna a gareggiare alla Coppa del Mondo di Melbourne nel 2019, dove vince l’oro al corpo libero. È costretta a fermarsi di nuovo e si sottopone a interventi ad entrambe le caviglie. Dopo un problema autoimmune alla tiroide, torna in gara nel 2020 ma tutto si ferma per la pandemia di Covid-19.

Il 2021 è l'anno della consacrazione. Agli Europei, vince la medaglia di bronzo al corpo libero, eseguendo l'esercizio sulle note di "Bella ciao" e dedicando la medaglia all'anniversario della liberazione d'Italia. Il punto più alto della carriera arriva qualche mese più tardi a Tokyo, dove partecipa alle finali per la specialità corpo libero. Gareggia sulle note di "Con te partirò" di Andrea Bocelli e con un esercizio senza sbavature, riscrive la storia della ginnastica artistica italiana, conquistando l'argento olimpico.

L'unica medaglia italiana alle Olimpiadi era stata nel 1928 ai Giochi di Amsterdam. È la prima medaglia olimpica vinta dalla ginnasta, alla sua quarta partecipazione.

Un traguardo raggiunto che vale la carriera. Ma non solo. L'esempio di Vanessa Ferrari ha segnato la strada alle Fate, che hanno riportato la ginnastica italiana in auge segnando nuovi traguardi impensabili prima del suo arrivo.

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