Che alcune atlete siano più conosciute per la propria bellezza che per le loro imprese sportive non è certo una novità. Per ogni Maria Sharapova, bella e vincente, ci sono tante Anna Kournikova, magari stupende ma solo occasionalmente in grado di mettere prestazioni interessanti. Quando si parla, però, dei cosiddetti sport “minori”, quelli che divengono importanti solo negli anni olimpici, la situazione era ben diversa. Magari ci si poteva guadagnare qualche copertina, come successe alla giavellottista paraguayana Leryn Franco, ma per iniziare a fare soldi era quasi sempre necessario mollare lo sport e dedicarsi alla vita da modella. L’irruzione nello sport dei social media ha cambiato le cose in maniera radicale.
La velocista tedesca Alica Schmidt, a 24 anni, ha raggiunto risultati non disprezzabili nella sua categoria, i 400 metri, tanto da essere selezionata per la 4x400 a Tokyo 2020 ma è diventata famosa per la sua bellezza e la cura che mette nei profili social, dove si è guadagnata milioni e milioni di follower. In un video su TikTok, la velocista teutonica ha ammesso senza troppi pudori che senza i suoi follower, difficilmente potrebbe vivere con lo sport. Una dichiarazione molto onesta che scoperchia un problema annoso di cui si parla troppo poco: come sostenere gli atleti impegnati negli sport che non hanno fatturati miliardari.
“Ai nazionali solo 700 euro al mese”
Nel video, registrato mentre si sta truccando, Alica non nasconde la realtà di molti suoi colleghi e colleghe: anche in un paese come la Germania, che fa dell’organizzazione il suo punto di forza, chi dedica la vita a sport non popolarissimi rischia di dover scendere a compromessi. “In linea di principio, devo dire che non è facile per la maggior parte degli atleti di atletica leggera tedeschi guadagnarsi da vivere con lo sport. Se siamo nella rosa della nazionale, riceviamo 700 euro da Sporthilfe". Questo programma sostenuto da sponsor privati è stato istituito anni fa per provare a migliorare la situazione economica di chi dedica molte ore al giorno per allenarsi e, quindi, avrebbe grossi problemi a trovare tempo per altri lavori. In altri paesi, le squadre di atletica più organizzate garantiscono uno stipendio agli atleti di vertice ma la velocista ammette che il suo club, lo Sporting Club Charlottenburg, non può offrirle chissà quali cifre: “Si tratta di una piccola somma. E di solito non è sufficiente per guadagnarsi da vivere".
Certo, ci sono i premi messi in palio nella Diamond League e negli altri meeting di atletica ma non è tutto oro quel che luccica: gran parte delle volte non si riesce ad andare in pari “perché ci sono costi di viaggio e albergo che non sempre sono coperti”. La via italiana è quella ben nota di arruolarsi nelle forze armate o di polizia ma, almeno in Germania, non è molto seguita: lo stipendio è interessante, circa 2.500 euro, ma ci sono corsi obbligatori da seguire che durano diverse settimane. Per gli atleti di punta, il cui calendario è dettato dalle esigenze dei programmi di allenamento, impossibile conciliare le due cose. Come fare a sbarcare il lunario, quindi? Alica ammette che buona parte dei suoi colleghi non ha altra scelta che cercare un lavoro: “La maggior parte di noi studia part-time per crearsi una seconda fonte di reddito o addirittura svolge mini-lavori collaterali”.
I social? Una miniera d’oro
Le cose cambiano non poco quando un’atleta ha vinto la lotteria genetica ed è stata dotata dai propri genitori di un aspetto splendido. La 24enne velocista prende molto sul serio la sua presenza social ed è riuscita a farla crescere fino a numeri impressionanti, 4,7 milioni di follower su Instagram e oltre 2 milioni sulla controversa piattaforma cinese TikTok. Quella che a suo tempo era stata definita l’atleta più bella del mondo non ha ammesso pubblicamente quanto guadagni dalle sponsorizzazioni che ottiene sui social ma i tabloid inglesi e tedeschi hanno provato a farle i conti in tasca: la Schmidt guadagnerebbe circa 570.000 euro all’anno, incassando fino a 5.000 euro per ogni post sponsorizzato. Oltre a ringraziare i suoi fedelissimi follower, nel video si dice “grata di guadagnare i miei soldi con i social e di potermi risparmiare un altro lavoro part-time”. La velocista sembra avere la testa sulle spalle e sta studiando gestione dei media e delle comunicazioni all’università: nonostante a 24 anni abbia ancora davanti parecchi anni al top, si sta già preparando al resto della vita, quando sarà costretta a guardare le Olimpiadi alla televisione. Nel frattempo sfrutta le pause negli allenamenti per fare pubblicità a diversi marchi di abbigliamento.
Sicuramente non sarà un modello adatto a tutti gli atleti degli sport meno popolari, ma, almeno in qualche caso, l’ossessione delle giovani generazioni per i social consente di crearsi dal nulla una vera e propria carriera parallela. La giovane ginnasta statunitense Olivia Dunne, per esempio, è diventata l’atleta di college più pagata, battendo i campioni del football e del basket, sport tradizionalmente dominanti nelle università americane. La ventenne, entrata a soli 11 anni nell’élite della ginnastica americana, si è guadagnata un enorme seguito durante la pandemia, quando i suoi video su TikTok divennero popolarissimi. Quando l’Ncaa, la federazione che regola gli sport universitari, consentì nel 2021 le sponsorizzazioni, la ginnasta iniziò a raccogliere contratti a destra e manca. D’altro canto, quando hai più di 7 milioni di follower su TikTok e quasi 4 su Instagram, difficile che le cose vadano in maniera diversa. Non si sa esattamente quanto guadagni, ma la Dunne si è detta “molto grata di poter guadagnare più di un milione all’anno”.
I critici non hanno mancato di far notare come le sue prestazioni non siano più ai livelli di una volta da quando si è dedicata anima e corpo ai social ma lei non sembra preoccuparsene. Come la Schmidt, anche Olivia sta pensando alla vita dopo lo sport: “nella ginnastica si raggiunge il top a 15 anni. Dopo l’università non c’è molto altro per noi. Per gli uomini ci sono tanti sport professionistici ma noi ginnaste abbiamo poco tempo per guadagnare”. Magari ai seguaci di Monsieur De Coubertin farà inorridire ma, almeno per chi ha milioni di fan sui social, il futuro sembra assicurato.
D’altro canto, però, vista l’epoca pazza che stiamo vivendo, dove può bastare un’uscita sbagliata per essere cancellato, niente è davvero al sicuro. Forse è meglio continuare ad allenarsi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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