Thomas Ceccon, trionfo della perfezione "nato" da bambino. Negli ultimi due anni una crescita senza fine

L’olimpionico Ceccon dopo l'oro nei 100 dorso: "Ho i 200, quindi devo ripartire come da zero"

Thomas Ceccon, trionfo della perfezione "nato" da bambino. Negli ultimi due anni una crescita senza fine
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Acqua d’oro. Un trionfo olimpico chiama un trionfo olimpico: dopo Nicolò Martinenghi nei 100 rana è toccato al compagno di stanza Thomas Ceccon entrare nella leggenda dello sport italiano. È suo il titolo a Parigi 2024 nei 100 dorso. «Quanto sono contento? Tantissimo. Sono molto emozionato». Poche parole, a caldo, ma tanta felicità per il ragazzo che ha completato l’opera dopo aver già vinto l’oro mondiale ed europeo nel 2022, un anno dopo il legno ai Giochi di Tokyo 2021, quando ha conquistato l’argento con la staffetta 4x100 stile libero («la prima volta che mi veniva un po’ da piangere», ha rivelato) e il bronzo con la 4x100 mista. L’anno dopo l’esplosione: l’oro iridato a Budapest con record del mondo sui 100 dorso e quello europeo in casa a Roma. A Fukuoka 2023 un altro titolo mondiale, ma nei 50 farfalla. Eppure è nella specialità al contrario, quella a pancia in su, che si è esaltato questo ragazzo vicentino dotato di una incredibile acquaticità. Dopo Domenico Fioravanti, Massimiliano Rosolino, Federica Pellegrini, Gregorio Paltrinieri, Nicolò Martinenghi non poteva certo mancare Thomas Ceccon alla lista dei campioni olimpici azzurri.
«Dedico questo titolo a me stesso. Quando avevo 15 anni dissi ad Alberto (coach Burlina, ndr) che il mio sogno era vincere l’Olimpiade. Fin da ragazzino sapevo di poter vincere la medaglia d'oro. Ho fatto una gara che andava fatta così, ma so di valere meno. Spero di riuscire a nuotare meglio nella mista. Stasera me la godo, non voglio pensare ad altro. Il secondo oro della spedizione? Non lo si pensava. Stiamo vincendo tantissimo. È successo poche volte nel nuoto. Speriamo che anche negli altri sport continuino a farlo. Cosa direi oggi al presidente Mattarella? Meno male che non mi ha tenuto troppo (sorride, ndr)».
Beffarda medaglia di legno per Benedetta Pilato, per un centesimo fuori dal podio olimpico.
Piange la tarantina. «Peccato, non me lo meritavo... Spero sia un punto di partenza se penso che Thomas era arrivato quarto a Tokyo».

L’ultima azzurro che ha perso una medaglia olimpica per un centesimo era stato Brembilla (Sydney 2000).
E oggi tocca a Simona Quadarella, che scenderà in vasca nelle batterie dei 1500 stile, distanza in cui la romana a febbraio si è laureata campionessa del mondo.
Ma stavolta la Ledecky ci sarà.

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