La farfalla di Belen continua a fare discutere. Dopo la Fornero e Bersani questa volta tocca a un'altra donna di Sanremo: la cantante Nina Zilli. L'artista piacentina non usa mezzi termini e spara ad alzo zero contro la showgirl argentina: Belen Rodriguez è l'esempio della donna oggetto. "Quando si parla della mercificazione del corpo della donna, credo che lei in quel momento abbia rappresentato quello, la donna come un oggetto. Ed è agghiacciante che l’abbia fatto consapevolmente". La Zilli, in un'intervista a Chi, non risparmia critiche sul ruolo della donna e dispensa punti di vista sulla società contemporanea.
La cantante boccia senza appello il gesto di Belen, che, sfilando col suo spacco inguinale, ha mostrato un tatuaggio a forma di farfalla e uno slip quasi impercettibile. E commenta: "Peggio per lei. La vita vera è fatta di madri che fanno la spesa, cucinano, studiano, lavorano. Credo che siano state loro ad arrabbiarsi per quel gesto".
Lo spettacolo hot di Belen è andato proprio di traverso alla Zilli, che non perde occasione per togliersi qualche macigno dalle scarpe: "Un po' certe cose devono farti rabbia, non perchè Belen sia bella, ma perchè ci si chiede per quale motivo una che sa cantare, sa ballare, sa presentare, faccia un gesto come quello".
Ma alla fine, per la Zilli, è tutta una questione di "bon ton" ed effettivamente il siparietto dell'argentina ha infastidito molti: "Le donne possono sempre scegliere, quando viene chiesto loro di fare qualcosa. È ovvio che una valletta debba essere bella e che non si debba coprire, ma da lì ad aprire un vestito che era già aperto... Per me rimane un gesto di cattivo gusto". Il dibattito sulla farfalla resta aperto. Un po' come lo spacco.
Un parere diverso arriva da Don Gallo, che rilascia, sempre su Chi, una dichiarazione piuttosto insolita, almeno per il suo ruolo: "Il Paese vuole vedere le gambe, il sedere... Approvo la farfalla, non farlo sarebbe devianza".
Secondo Don Gallo
"La Chiesa deve smetterla di essere misogina, le donne non sono streghe che devono confessarsi davanti a una grata. La donna è un dono di Dio. Se la Chiesa non è capace di parlare con le donne, è un problema".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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