"Io dovrei querelare. Sono offeso ma, siccome è Natale e sono cattolico, ho perdonato". Pippo Baudo si infastidisce e risponde duramente al direttore di Avvenire Marco Tarquinio che questa mattina ha criticato il presentatore e il neo ministro all'Ambiente Corrado Clini bollandoli come gente che non merita la sua stima. Il tutto dopo che i due avevano detto che è necessario che "anche la Chiesa paghi l’Ici" durante il concerto pro-alluvionati organizzato da Gino Paoli a Genova.
A Baudo che, davanti ad una platea gremita, aveva sostenuto che bisogna convincere la Chiesa a pagare l’Ici, il ministro aveva, infatti, replicato: "Sono d’accordo, spero che su questo non ci siano opposizioni, anche perché sarebbe un segnale di solidarietà vera, di superamento di privilegi che ormai non hanno più posto, soprattutto oggi". Immediata la reazione del giornale dei vescovi il cui direttore ha parlato di "triste duetto tra un ammiccante Pippo Baudo e un imperturbabile Corrado Clini". "Le falsità messe in fila dal noto presentatore culminano nella secca adesione alle stesse falsità da parte del neo-ministro dell’Ambiente - ha scritto Tarquinio - incresciosa la disinformata e grossolana polemica di Baudo, sbalorditiva l’altrettanto disinformata e remissiva adesione di Clini". Per Tarquinio, "il ruolo da spregiudicato mattatore giocato dall’uomo di televisione, non assolve colui che su quel palco rappresentava il governo. E' una pessima conferma dei tempi confusi e amari che viviamo: in una serata dedicata a celebrare la solidarietà, c’è chi non ha trovato di meglio che attaccare con argomenti pretestuosi e mistificatori chi più di ogni altro nel nostro Paese promuove e garantisce solidarietà, prossimità e accoglienza: la Chiesa cattolica. Complimenti, proprio un bello spettacolo...".
Le parole del direttore di Avvenire non sono affatto piaciute a Baudo. "C’e molta improvvisazione, un carattere oltranzista. Questo gratuito patrocinio di Tarquinio è eccessivo e nei termini non è democratico nè cattolico", ha replicato. "Ho fatto un discorso pulitissimo e rispettosissimo davanti a un pubblico martoriato dalle intemperie, a Genova. Ho fatto un intervento civilissimo come cittadino cattolico che dà l’8 per Mille alla Chiesa nella dichiarazione dei redditi - ha continuato Baudo - sono il primo a ricordare i meriti della Chiesa per l’impegno nei confronti di chi soffre ma il problema Ici esiste ed è delicato, tanto è vero che il Cardinale Angelo Bagnasco, che è una persona civile, ha detto: 'Parliamone'. Oggi il nostro è un Paese laico".
"Il signor Mussolini fu costretto a firmare i Patti Lateranensi e lo fece per liquidare Azione Cattolica e Don Luigi Sturzo che subito dopo fu espulso e andò negli Stati Uniti. Fu un mercimonio e oggi ci portiamo ancora dietro la conseguenza di quei patti.
Oggi c’è uno Stato che ha bisogno. Tutto un paese che ha bisogno - ha continuato Baudo - la Chiesa ha una grande responsabilità e sono convinto che la parte migliore della Chiesa sia responsabile, con in testa Bagnasco".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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