Abbiamo già parlato dell'incontro di Prodi con Milano e la Lombardia e abbiamo parlato dell'unica cosa possibile della quale potevamo parlare: quello che è stato detto e chiesto a Prodi perché di quello che ha detto Prodi non potevamo parlare. Ha ringraziato, fatto qualche distinguo e rimandato tutto in avanti. Si vedrà. Ma, comunque, oggi ci proviamo.
Ha detto ripetutamente che gli sta a cuore la questione settentrionale. A dirla con franchezza ci ha un po' dato l'idea di quei rappresentanti delle forze dell'ordine - e non è il caso di Milano - che alla richiesta di intervento in una zona rispondono che l'hanno «attenzionata» ma non si vede un vigile in giro. Per dirla diversamente abbiamo avuto un po' l'idea dell'atto dovuto.
Prendiamo il caso della proposta avanzata da Roberto Formigoni di costituire una holding delle autostrade lombarde che veda la regione stessa in un ruolo primario al fine di trovare i quattrini per finanziare le grandi opere. Prodi ha detto di parlarne con Di Pietro che sarà a Milano sabato. Intanto, lo ricordiamo per la cronaca, mentre Prodi era in Prefettura davanti alla Prefettura c'erano i dipietristi a protestare contro il governo che vuole fare l'indulto. Ora, siccome Prodi aveva detto che di soldi per le infrastrutture non ce ne sono, la Regione ieri è tornata alla carica sostenendo che la strada che ha indicato non è semplicissima ma è praticamente obbligata per trovare i quattrini.
Per quanto riguarda l'expo che dovrebbe esserci a Milano nel 2015 diciamo chiaramente che è un modo più o meno elegante di togliersi di mezzo il problema delle Olimpiadi alle quali si è candidata Milano ma alla quale, alla fine, non è difficile profetizzare che sarà preferita Roma. Chissà perché. Lo stesso dicasi per il potenziamento di Malpensa o, almeno, per il non ridimensionamento a favore, ancora, di Roma.
Per la Regione Lombardia e per il Comune di Milano (per la Provincia il discorso è diverso, molto diverso), si tratta, a questo punto di una questione squisitamente politica. In senso alto, cioè per verificare se veramente il Governo considera la questione settentrionale fondamentale o no.
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