Una favola senza lieto fine

Per sfoghi, consigli e persino per pessimi esempi, scrivetemi all'indirizzo: postadelcuore@ilgiornale.it

Una favola senza lieto fine
00:00 00:00


Gentile Valeria, facendo un po’ di violenza al mio proverbiale riserbo, provo a raccontarle la mia storia in cerca di un improbabile conforto. Sono un uomo di 64 anni, sposato da quasi 30 anni con una bellissima e formidabile donna, con la quale abbiamo avuto tre meravigliosi figli. Entrambi con un lavoro appagante ed economicamente sufficiente a far vivere serenamente la famiglia. Ci siamo conosciuti un po’ tardi e quindi era fisiologico che ognuno di noi avesse alle spalle alcune storie sentimentali. Un paio di anni fa, casualmente, scopro nelle sua chat che mia moglie in questi decenni aveva mantenuto in vita, senza comunicarmelo, un rapporto fatto di ricordi nostalgici e rimpianti, con la sua antica fiamma, peraltro un amico comune che ancora incontriamo per strada. Credo (spero!) nient’altro che parole in libertà, anche se in qualche modo compromettenti in relazione a quello che io immaginavo fosse il nostro sincero rapporto coniugale. Ne abbiamo parlato a lungo senza però arrivare ad una spiegazione plausibile, almeno per me. E io ne ho dedotto che quel suo lontano amore forse non era mai scomparso. Abbiamo chiuso il discorso per sempre. Da quel momento tutto è cambiato: viviamo insieme tra neutre e asettiche conversazioni e una doverosa attenzione per il futuro dei figli, ma noi siamo diventati due estranei, dormiamo in camere separate. Uno stanco menage che niente ha a che vedere con una felice vita matrimoniale. Non le chiedo consigli, probabilmente non ce ne sono: il mio vuole essere solo uno sfogo. Immaginavo la vecchiaia accanto alla mia amata compagna. Non tutte le favole belle hanno un lieto fine.
Francesco

- - - -

Caro Francesco, mi onora che abbia scelto questa posta per vincere la sua ritrosia e raccontarsi. Lei non chiede consigli e io non so se sono in grado di darli ma mi addolora troppo la sua favola senza lieto fine. E comprendo perfettamente il senso di delusione e sgomento per ciò che ha scoperto, ma sua moglie ha scelto di vivere con lei, sposare lei, fare tre figli con lei. Non mi sembra poco.

Perché, invece che condannarsi a considerare perso l’amore della sua vita non prova, non provate, a farvi aiutare da un terapista di coppia? Credo che le spiegazioni che sua moglie non è riuscita a dare a lei, potrebbero emergere con una terza persona davanti. E ho tanto la sensazione che potrebbe trovarsi nella felice condizione di dover ridimensionare il tutto. E riavere il suo lieto fine. Mi faccia sapere, se crede.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica