Il ministero dell'Interno ha reso disponibile il report elaborato dalla direzione centrale della Polizia Criminale in occasione della riunione del Gruppo Integrato Interforze per la ricerca dei Latitanti (qui). Attualmente sono 59 i criminali italiani ancora ricercati, e fra questi i latitanti più pericolosi sono 3.
Il Gruppo integrato interforze per la ricerca dei latitanti (Giirl) ha il preciso compito di raccogliere più dati possibile sui soggetti maggiormente ricercati, occupandosi anche di aggiornare gli elenchi, così che le forze dell'ordine siano costantemente ragguagliate, anche in termini di pericolosità dei criminali. Ecco perché il gruppo interforze è molto importante.
I tre italiani più pericolosi
Attualmente sono 3 gli italiani più ricercati e considerati a elevato livello di pericolosità, secondo il bilancio dell'attività dal 2019 al 2023 pubblicato dal Viminale. Dopo gli arresti di Matteo Messina Denaro, Pasquale Bonavota, Francesco Pelle e Rocco Morabito, fra i latitanti di massima pericolosità troviamo ancora i nomi di Renato Cinquegranella, appartenente alla Camorra, Attilio Cubeddu, ritenuto responsabile di gravi delitti, e Giovanni Motisi, affiliato a Cosa Nostra.
Entrando nello specifico, Renato Cinquegranella, nato a Napoli nel '49, "è ricercato dal 6/10/2002 per associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso in omicidio, detenzione e porto illegale di armi, estorsione ed altro; il 07/12/2018 sono state diramate le ricerche in campo internazionale, per arresto ai fini estradizionali", si legge nel report. Attilio Cubeddu, invece, è nato nel '47 ad Arzana (Nuoro) ed è ricercato dal 1997 dopo che non ha fatto rientro al termine di un permesso nel carcere di Badu è Carros (Nuoro). Cubeddu era detenuto per sequestro di persona, omicidio e lesioni gravissime. Dal 1998 sono state avviate le ricerche su scala internazionale. Quanto a Giovanni Motisi, nato nel '59 a Palermo, il soggetto"è ricercato dal 1998 per omicidio, dal 2001 per associazione di tipo mafioso ed altro, dal 2002 per strage ed altro". Motisi deve scontare la pena dell'ergastolo.
Latitanti italiani pericolosi
Nel corso del periodo 2019-2023 alle forze di polizia risultano 56 soggetti nell'elenco dei latitanti pericolosi. Di questi, si legge nel report, 31 responsabili di gravi delitti, 14 sono affiliati alla ‘Ndrangheta, 6 sono collegati alla criminalità pugliese, 2 alla Camorra e 2 a Cosa nostra. Vi è poi un soggetto che è stato inserito perché connesso all'area dei sequestri di persona.
Gli ultimi aggiornamenti
Dal 2019 al 2023 sono stati catturati 55 latitanti, di cui 7 di massima pericolosità e 48 pericolosi. Nel report viene sottolineato un dato importante e preoccupante. Fra i criminali arrestati, infatti, risultano significativi i numeri dei soggetti appartenenti alla 'Ndrangheta (15 latitanti) e all'area dei gravi delitti (20 soggetti).
Il Giirl ha inoltre portato l'attenzione sul ruolo sempre più attivo delle donne, anche nella categoria di reati gravi. Nell'anno 2021, pertanto, il gruppo interforze ne ha inserite ben 10 nell'elenco di latitanti pericolosi, e fra queste ne risulta una legata alla Camorra.
Arresti recenti
Stando agli ultimi dati forniti dal Viminale, dal 1 gennaio 2024 ad oggi sono stati arrestati 3 latitanti pericolosi. Si tratta di Andrea Deiana, responsabile di gravi delitti, che è stato fermato lo scorso 12 gennaio a Città del Messico.
Abbiamo poi Marco Raduano, appartenente alla criminalità pugliese ed evaso dalla Casa Circondariale Badu e Carros di Nuoro: l'uomo è stato arrestato il primo febbraio in Francia. Infine troviamo Gianluigi Troiano, altro personaggio affiliato alla criminalità pugliese. Troiano era evaso dai domiciliari l'11 dicembre 2021, è stato arrestato il 30 gennaio scorso in Spagna.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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