Gentilissima signora Valeria, vorrei parlare della gelosia in rapporto agli smartphone e ai rapporti di lavoro. Qualche mese fa ho avuto un incontro con la titolare di un’importante azienda con la quale la mia società collabora. Due dettagli: la mia partner è supergelosa e la titolare dell’azienda è una giovane donna molto attraente. A ottobre l’azienda ha organizzato una cena di lavoro. Durante la cena come impone il galateo ho messo in modalità «silent» lo smartphone. E tanto meno l’ho appoggiato sul tavolo! Quando per caso, ho buttato lo sguardo al telefono ho trovato 14 chiamate perse (in 80 minuti). Tutte di mia moglie. Mi sono preoccupato perché pensavo fosse successo qualcosa a lei o ai nostri due figli. Quando l’ho richiamata mi ha detto urlando che voleva «solo sapere cosa facessi» e il fatto che non avessi risposto l’aveva inviperita... Senza contare la brutta figura che mi ha fatto fare con la titolare dell’azienda con la quale mi sono dovuto scusare! E non le dico poi quella scenata che ha fatto a casa!
P.S. Per vie traverse ho poi saputo che fece andare in incognito una sua amica al ristorante per... spiarci. Ma ci rimase male perché fu una cena di lavoro e soprattutto la sua amica mi rivelò poi quell’intrigo!
F.B.P.
Caro F.B.P., lei è stato ineccepibile nell’applicare, nel corso di una cena di lavoro, le regole auree del bon ton (telefonino in tasca e silenziato) solo che non se lo può permettere... Le quattordici chiamate in ottanta minuti di sua moglie mi hanno veramente divertita, lei invece avrebbe dovuto aspettarsele. Parta dal presupposto che è pressoché impossibile rassicurare una donna sospettosa (mi creda, ne so qualcosa) tanto quanto svegliare qualcuno che fa finta di dormire. Ma forse, vista la consorte che maneggia ormai da anni (e che a mio avviso la diverte e gratifica un po’ con la sua spasmodica gelosia), dovrebbe prendere in considerazione delle «exit strategy». Tipo chessò: trovare il modo di mandarle un messaggio o di farle una breve chiamata, oppure di avere solo incontri con manager inappetibili (su questo punto scherzo... ma lei, comunque, veda cosa può fare in proposito).
Tenga presente in ogni caso, che il punto più importante, anche quella sera, lo ha portato a casa egregiamente: «l’agente all’Avana» di sua moglie non ha potuto far altro che confermare una correttissima cena di lavoro. E sua moglie ha scoperto di potersi fidare più di suo marito che della sua amica...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.