Siamo sempre più vicini al giorno di Pasqua e, inevitabilmente, ogni anno ci si pone il quesito legato alla data della ricorrenza. Rimane certo il giorno della settimana, nonché la domenica, ma resta la perplessità sul come calcolare la data esatta in cui celebrare la resurrezione di Gesù e soprattutto sul perché non sia sempre la stessa. Quest’anno, Pasqua 2023 sarà il 9 aprile, la prima domenica dopo la prima luna piena dell'equinozio di primavera, ma non sempre è così. Scopriamo insieme il perché.
Le date della Pasqua 2023
La Santa Pasqua, esattamente come il Carnevale, è una festa mobile, cioè di anno in anno presentano una data che cambia, che non è mai la stessa della precedente. Si parla, infatti, di Pasqua media quando cade prima del 14 aprile, esattamente tra il 3 e il 13 aprile (come quest'anno); Pasqua alta se cade nel periodo compreso tra il 14 e 25 aprile e Pasqua bassa se cade tra il 22 marzo e il 2 aprile. L'ultima Pasqua più bassa si ebbe nel 1818 e non tornerà più fino al 2285, mentre la più alta si è avuta nel 1943 e si ripeterà nel 2038.
Quest’anno il calendario pasquale si è aperto il 22 febbraio, ovvero con il Mercoledì delle Ceneri, che dà ufficialmente avvio alla Quaresima, un periodo di 40 giorni di digiuno, preghiera e penitenza, che porta appunto alla domenica pasquale. Al Mercoledì delle Ceneri seguono, quindi, le domeniche di Quaresima (cinque) sino ad arrivare alla Domenica della Palme e al giovedì Santo, quest’anno rispettivamente il 2 e 6 aprile. Come detto, il 9 aprile si festeggerà Pasqua, una giornata importante per i cristiani che celebrano la resurrezione di Gesù.
Perché cambia la data di Pasqua ogni anno?
Il cambiamento annuale della data pasquale è legato al calendario lunare: il giorno di Pasqua, infatti, cade la prima domenica dopo la prima luna piena dell'equinozio di primavera, in un periodo orientativamente compreso tra il 22 marzo e il 25 aprile. La motivazione della data mobile è da ricercare nei primi secoli: la Pasqua cristiana cadeva la prima domenica successiva alla Pasqua ebraica, celebrata nel 14esimo giorno del mese Nisan, perché secondo l'evangelista Giovanni era la data della morte di Gesù. Il cambiamento avvenne nel 325 d.C., anno del Concilio di Nicea, in cui si decise come data della Pasqua quella mobile ancora oggi in vigore, cioè la domenica successiva alla prima luna piena di primavera. L'inizio della primavera venne fissato dalla Chiesa, per convenzione, il 21 marzo, anche se il momento dell'equinozio varia, in realtà, tra il 19 ed il 21 (e nei prossimi anni sarà sempre il 20).
Per il calcolo della data di Pasqua, quindi, bisogna conoscere la data della prima Luna piena dopo il 21 marzo e a quel punto, bisognerà contare fino alla prima domenica "disponibile"; quella sarà la Domenica di Pasqua.Insomma, dinanzi alla certezza dello scambio delle uova di cioccolato tra grandi e piccini e le colombe tra gli scaffali dei supermercati, la data di Pasqua rimane “un rebus” da risolvere ogni anno.
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