Reddito di cittadinanza, dopo lo stop l'impennata del numero di falsi invalidi

Solo in Campania 24mila casi in più rispetto al 2020: il servizio di "Dritto e Rovescio"

Reddito di cittadinanza, dopo lo stop l'impennata del numero di falsi invalidi
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Era stato profetico Pasquale Tridico, quando annunciò che l'eliminazione del reddito di cittadinanza avrebbe causato un vero e proprio boom di falsi invalidi, presentando la sua ipotesi come se si trattasse di una conseguenza naturale.

È quello che la trasmissione televisiva Dritto e Rovescio ha cercato di verificare in Campania, regione in cui c'è stata un'impennata di rischieste rispetto ad appena quattro anni fa. "Con il reddito noi riuscivamo ad arrivare almeno fino al 20 del mese", spiega un uomo all'inviato della trasmissione Lorenzo Caroselli."Secondo lei se uno si finge invalido per arrivare a fine mese è giustificabile o no?'", domanda il giornalista. "Assolutamente sì", è la risposta dell'intervistato anonimo."Dobbiamo trovare un modo per fare soldi", aggiunge un altro cittadino, anch'egli con volto e voce modificati per non essere riconoscibile,"sennò come facciamo?".

Nel 2020, ovvero in pieno reddito di cittadinanza, in Campania c'erano 348.752 invalidi, racconta il responsabile di un Caf all'inviato del programma. Al giorno d'oggi, facendo un salto di appena 4 anni, il numero si è nettamente incrementato: facendo quindi riferimento a un periodo come quello attuale in cui la misura voluta dai grillini è stata abolita, nella Regione si contano 372.742 invalidi, ovvero circa 24mila casi in più.

"Non posso lavorare perché sono invalido", racconta un altro cittadino al giornalista. "A fronte di un'invalidità richiesta da persone che hanno davvero bisogno esistono anche i furbetti, quelli che fingono di essere invalidi", prosegue Caroselli, che viene subito fermato dal suo interlocutore. "No, non sono loro i furbetti, sono i medici e gli avvocati che fanno gli imbrogli e gli fanno prendere le pensioni". L'inviato mostra allora all'intervistato il video di Tridico con cui si è aperto il servizio, e l'uomo concorda con le parole sentite. "Perché giustamente se io non ho niente come faccio a mangiare?", considera quest'ultimo.

Un altro residente spiega la sua condizione, raccontando che prendeva 900 euro e che ora ha fatto la domanda per ottenere la pensione."Sono caduto dalle scale", racconta."Così recupera una parte del reddito?", domanda il giornalista. "Se mi danno la pensione sì". "Ho sette ernie al disco e un osso consumato come se fossi un uomo di ottant'anni", racconta un uomo".

"Come lei in tanti in Campania dopo la fine del reddito di cittadinanza hanno chiesto la pensione di invalidità", spiega il giornalista."Per tirare avanti, sì", replica l'interlocutore.

L'Inps rivela che al Nord su mille persone 39,3 ricevono l'assegno di invalidità, mentre al Sud si sale a 77,4, cioè il doppio.

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