Il ministero della Salute ha disposto il ritiro di un lotto di vongole vendute nei reparti frigo dei supermercati a causa di un elevato rischio per la salute umana derivante dall'eccessiva presenza di acido perfluoroottanoico, composto che rientra nel gruppo dei Pfas, nell'alimento.
Come indicato nella scheda descrittiva diffusa sul portale ufficiale del dicastero, si tratta nello specifico di un lotto di vongole del Pacifico già sgusciate e cotte che vengono distribuite surgelate in confezioni del peso di 800 grammi cadauna individuabili anche grazie al marchio "Coralfish". Per la precisione si fa riferimento alle confezioni in cui è indicato il numero di lotto VN121IV367BL e la data di scadenza 30/06/2026.
L'alimento è reaalizzato dall'azienda Ngoc Ha Co. Ltd. Food Processing and Trading (con marchio di identificazione DL 121) all'interno dello stabilimento di Hoi Hamlet nel villaggio di Kim Son, che si trova nel distretto di Chau Thanh della provincia di Tien Giang, in Vietnam. A causa della "presenza di acido perfluoroottanoico (Pfoa) in quantità superiore al limiti consentiti", il ministero della Salute ha disposto il ritiro del prodotto dai banchi frigo dei supermercati che lo distribuiscono, consigliando di non consumarlo e di riportarlo presso il medesimo punto vendita in cui è stato effettuato l'acquisto.
Il pericolo che si corre nel consumare l'alimento è connesso, come detto, alla presenza di acido perfluoroottanoico in percentuali eccessive, il che non deve soprprendere dal momento che il "Pfoa" rientra nella famiglia dei "Pfas", un gruppo all'interno del quale sono inclusi diversi composti chimici sintetici i quali, costituiti da catene di atomi di carbonio e fluoro, sono risultati essere particolarmente resistenti e persistenti nell'ambiente.
A lungo ampiamente utilizzati a per realizzare materiali antiaderenti e resistenti al calore in cucina, ad esempio nelle superfici interne di pentole e padelle, si è scoperto anche che tendono ad accumularsi nel nostro organismo, portando rischi per la salute: il Pfoa, nello specifico, è in grado di contaminare i terreni, le acque e anche gli alimenti, e da qui derivano i pericoli per i consumatori.
La prolungata esposizione a questo composto, specie nell'alimentazione, causa gravi conseguenze soprattutto a lungo termine, dal momento che esso tende ad accumularsi in organi come fegato e reni ma anche nel sangue: a eccessive concentrazioni della sostanza nel corpo umano sono ricollegati, per esempio, tumori ai reni e ai testicoli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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