Perché le luci in aereo vengono abbassate durante decollo e atterraggio? La spiegazione è inquietante

Non si tratta di far rilassare i passeggeri né per evitare di arrecare disturbo all'esterno del velivolo. Si tratta di una normale procedura di sicurezza. Ecco a che cosa serve

Perché le luci in aereo vengono abbassate durante decollo e atterraggio? La spiegazione è inquietante
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Chi non ha mai viaggiato su un aereo? E chi non ha mai assistito alla abituali procedure che precedono decollo e atterraggio? Per molti ormai è la normalità. In tanti sono abituati a viaggiare, sia per piacere che per lavoro. C'è chi addirittura si trova a salire su un aereo più volte a settimana. Forse l'abitudine ha preso il sopravvento e non ci si interroga più sulle ragioni per cui avvengono alcune cose a bordo di un velivolo.

Fra i tanti passaggi che si susseguono quando ci troviamo in volo, c'è quello, sicuramente non ignorabile, che riguarda le luci. Vengono abbassate, diminuendo drasticamente di intensità, nelle fasi che precedono il decollo e l'atterraggio. Un passeggero ha poi facoltà di abbassare la luce che si trova sopra il proprio posto anche durante il viaggio, se lo gradice. Ma la riduzione della luce prima di decollo e atterraggio è obbligatoria e avviene non per nostra scelta. Perché? Assodato che si tratta di una procedura di sicurezza, a cosa serve? La risposta può inquietare un po'.

Le luci non si spengono per favorire il rilassamento dei passeggeri. Né per evitare di arrecare disturbo all'esterno del velivolo. Come spiegato da chi è del settore, l'abbassamento delle luci in aereo è una misura di sicurezza molto importante, forse la più rilevante. Serve per aiutare le persone a vedere meglio nel caso in cui verificasse un'emergenza. "Le luci nella cabina sono abbassate al crepuscolo e quando fuori è buio, così la tua vista può adattarsi per evacuare più facilmente l'aereo", ha spiegato a Travel + Leisure Sue Fogwell, ex assistente di volo della United Airlines.

Stando a quanto riferito dal portale online dedicato al volo Simple Flying, l'occhio umano impiega dai 10 ai 30 minuti per abituarsi completamente all'oscurità, permettendo di vedere. Abbassare le luci a bordo dell'aereo nelle fasi più delicate, dunque, fornisce il giusto tempo ai passeggeri, ma anche ai membri dell'equipaggio, per adattarsi alla nuova condizione. In questo modo, in caso di emergenza, sarà più semplice "vedere le luci sul pavimento che conducono alle uscite". Il contrasto, infatti, sarà nettamente superiore. Al contrario, ha aggiunto Sue Fogwell, quando all'esterno dell'aereo c'è molta luce il personale di volo mantiene le luci accese, in modo tale che i passeggeri non vengano "accecati" durante lo sbarco.

Si tratta di misure all'apparenza banali, ma che hanno una grande importanza. In caso di emergenza, i membri dell'equipaggio devono essere in grado di far evacuare l'aereo in meno di 90 minuti per salvare vite umane. Anche dettagli così piccoli possono fare la differenza per facilitare l'operazione.

Sempre per lo stesso motivo, molte compagnie aeree possono richiedere, durante le fasi di decollo e atterraggio, di tenere sempre sollevate le tendine dei finestrini.

"Alzare la tendina durante il decollo e l'atterraggio rende più semplice per gli assistenti di volo valutare eventuali pericoli esterni, come fuoco o detriti, che potrebbero interferire con un'evacuazione di emergenza", ha affermato Patrick Smith, di AskThePilot.com, in un'altra intervista di Travel + Leisure.

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