Il sondaggio spiazza la Schlein, tornano i lockdown e Meloni: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: l'agenda del nuovo segretario del Pd, il decreto immigrazione e Parigi

Il sondaggio spiazza la Schlein, tornano i lockdown e Meloni: quindi, oggi...

- Draghi, D'Alema, Conte, Timmermans: tutti tifano la Roma. Da laziale dico: sarà un caso?

- Occhio a quello che dice il governatore Ignazio Visco: "L'incertezza sulle forniture (di gas) rimane elevata e non si può escludere che ulteriori sviluppi negativi di natura geopolitica possano determinare nuovi, marcati, rincari, oltre che per il gas naturale, per il petrolio e suoi derivati". Insomma: occhio a cantare vittoria se oggi paghiamo il gas così poco. E soprattutto: il calo non è dovuto al price cap e tutte le altre robbette europee, ma banalmente "dalla ricostituzione delle scorte e dalla riduzione dei consumi in un inverno fortunatamente mite”. Tradotto 2: se il prossimo inverno dovesse andare peggio, potrebbero comunque essere dolori.

- Quando nel racconto di un conflitto si parla solo di rifornimenti, economia di guerra (l’ha detto Borrell per l’Ue), munizioni e missili, smettendo di fare il conto dei soldati e dei civili uccisi, è il segno che ormai ci abbiamo fatto il callo. E che il conflitto non finirà perché il "cessate il fuoco" risparmia vite, ma solo quando una delle due parti prevarrà sull’altra. Non è un buon segno.

- C’è una signora, che di mestiere fa la traduttrice letteraria dall’ebraico, cui l’ambasciata israeliana a Roma aveva chiesto di tradurre il discorso di Netanyahu al Tempio maggiore di Roma. Si è rifiutata dicendo che lei “non condivide le idee politiche” del premier e le ritiene “altamente pericolose riguardo al benessere e alla salvaguardia della democrazia nello stato di Israele”. E poi la solita retorica dei “principi fascisti e liberticidi”. Ovviamente nessuno, né lei né chi ne rilancia la provocazione, specifica che Israele con tutte le sue contraddizioni è l’unica democrazia del Medio Oriente. E che se Netanyahu governa non lo deve a un golpe, ma al fatto di aver vinto quella cosa che si chiamano elezioni. Quel dettaglio che a sinistra (vale in Italia ma a quanto pare pure a Tel Aviv) rispettano solo quando vincono loro.

- Milena Gabanelli spaccia per nuovo il piano segreto che è stato pubblicato e ripubblicato da mesi ormai in tutte le salse. Vabbè.

- Pensate cosa sarebbe successo se i tifosi della Lazio, dico una tifoseria a caso ma nemmeno tanto, avessero esposto uno striscione con scritto “Scholz uomo di mer**”. Invece gli ultras del Bayern dedicano le stesse parole a Piantedosi ma non vedo molta gente pronta a strapparsi i capelli e ad urlare al razzismo territoriale o diavolerie simili.

- Tutti si rifiutano di difendere Matteo Messina Denaro in aula dalle accuse che gli sono rivolte. Pure l’avvocato d’ufficio. Lo capisco, ma è un errore: anche il peggior criminale ha diritto alla difesa, almeno quella che gli garantisca il rispetto di un giusto processo.

- Aumento dei tesserati al Pd? Bonaccini dice: ”C'era da auspicare e augurarsi che altri facciano come Elly, che è rientrata nel Pd e la cosa non ha potuto che farci piacere. Speriamo tanti arrivino e dobbiamo evitare una emorragia silenziosa di chi rischia di non sentirsi a casa". È un avviso nemmeno troppo velato a Elly Schlein: fai poco la furba, non spostare troppo il partito a sinistra o a noi non ci vedi più.

- Consiglio dei ministri a Cutro, licenziato il nuovo decreto migranti. Si tratta di un testo dalla forte eco mediatica, visto che aumenta le pene per i trafficanti, ma penso avrà un impatto limitato nella realtà. Per fermare gli sbarchi occorre andare in Africa, come fece Minniti, e trattare coi governi scolapasta. Non cambiare il codice penale.

- Che goduria il resoconto di Repubblica sulla festa dell’8 marzo al Quirinale. Il quotidiano di Molinari è costretto a registrare che la vera star della giornata è stata Giorgia Meloni: tutti la cercavano e volevano un selfie con lei. “Che emozione avere una donna premier”, complimenti, strette di mano da politici (pure di sinistra), imprenditori, rettori, attiviste, società civile. E questo spiega la differenza tra la realtà, ovvero chi considera Meloni premier una conquista per tutte le donne, e le idiozie delle varie Murgia&co. che ancora ripetono quella solfa secondo Giorgia non sarebbe pienamente femminista. Ciaone.

- Grande idea di Elly Schlein: la sua agenda punterà su diritti civili, riconoscimento dei genitori gay, matrimonio egualitario, fine vita, legalizzazione della cannabis, ddl Zan e ius soli. Manco a parlarne. È chiaro che ha sinistra hanno imparato come perdere le elezioni e intendono proseguire fino alla fine (del partito).

- Ma poi scusate: sono tutte proposte che aveva già fatto pure Enrico Letta con la sua segreteria. Quale sarebbe allora la novità di Elly?

- Parigi scende in piazza contro la riforma delle pensioni che porta da 62 a 64 l’età pensionabile. E noi, che andiamo a riposo a 67 anni che dovremmo fare, la rivoluzione?

- Ultima Generazione imbratta il Vittorio Emanuele equestre di Piazza Duomo a Milano. Beh: per una volta hanno fatto bene, nel senso che quella statua rompe talmente le scatole alla vista che se la togliessero del tutto sarebbe solo un vantaggio.

- Ho letto la supermedia di Youtrend sui sondaggi delle ultime due settimane. Fdi resta sostanzialmente invariato, il Pd cresce del 2% ma a scapito degli alleati (sinistra e M5S). Risultato finale: centrodestra e centrosinistra restano sempre distanti anni luce. Per la precisione la coalizione della Meloni sta al 46,7%, il centrosinistra guidato da Schlein al 23,9%. Se ci aggiungi il M5S (15,9%), come si presume, il calderone giallorosso raggiunge il 39,8%. Cioè ancora 7 punti percentuali sotto il centrodestra. La novità Elly, in sintesi, al momento non sposta gli equilibri

- Vicino a Monza un marocchino era sbronzo, aveva sonno e si è piazzato a dormire sulle rotaie di un treno. Il mondo è pieno di gente fuori di capoccia.

- Pogba non convocato per l’Europa League a causa di motivi disciplinari. Mi pare sia stato l’ultimo grande affare di Agnelli.

- Piccolo divertissement, anche se si parla di tragedie. Nella sua intervista a Repubblica, il ministro della Difesa ucraino Kuleba, alla domanda sul perché sembrano rifiutare ogni trattato di pace, risponde: “A quale compromesso dovrebbe scendere l’Ucraina? Gli italiani sarebbero pronti a regalare la Calabria, la Sardegna, il Piemonte o l’Alto Adige?”. Ecco, non sono così convinto che se lo chiedessimo a una buona fetta di elettori del Nord la risposta sarebbe esattamente “no”.

- La Cina ci ha preso gusto. Dopo il Covid, adesso anche per l’influenza sta pensando di riproporre lockdown e quarantena per l’influenza, con la sospensione di attività commerciali e scolastiche, se necessario. Non ditelo ai nostri virologi oppure magari ci fanno un pensierino pure loro.

Il governo legge i sondaggi. E i sondaggi dicono che gli italiani sono convinti che la causa della tragedia di Cutro sia da imputare agli scafisti e ai trafficanti. Motivo per cui, al netto dell’ovvio cordoglio, la strategia sull’immigrazione non cambierà. Meloni oggi parla di “difesa dei confini” e Salvini di “piano Sunak”. Bene, però occhio: perché oggi i numeri dicono che gli sbarchi non sono calati affatto. Oltre ad annunciare, poi bisogna fare anche in modo che i dati confortino il pugno di ferro. Oppure…

L’Italia è quel Paese che, benché debba trovare una soluzione per rimpiazzare il gas russo, si trova appesa alle decisioni del Tar. Oggi il tribunale amministrativo ha rinviato la decisione sul rigassificatore di Piombino al 5 luglio. Per fortuna la Toscana e il governo andranno avanti in attesa della sentenza.

Possibile mai che ogni benedetta opera pubblica, anche quando emergenziale, debba sempre scontrarsi con le beghe da azzeccagarbugli aizzate dai sempreverdi signorno?

Berlino autorizza il topless nelle piscine pubbliche. Dove si compra il biglietto?

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