Alveari salvati da una vespa con radiotracking: così è stato scoperto il nido di calabroni asiatici

Grazie all'utilizzo di una pericolosa Vaspa Vellutina nota anche come Calabrone Asiatico, con indosso un radiotraking è stato trovato un pericoloso nido capace di distruggere decine di alveari

La dimensione del radiotraking montato sulla Vespa Vellutina nota anche come Calabrone Asiatico. Foto Associazione AsProMiele
La dimensione del radiotraking montato sulla Vespa Vellutina nota anche come Calabrone Asiatico. Foto Associazione AsProMiele
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È stata una vespa dotata di un radiotracking, un piccolo trasmettitore, a salvare a sua totale insaputa decine di alveari a Giaveno, un comune della provincia di Torino, facendo scoprire un nido di calabroni asiatici, predatori estremamente pericolosi per le api.

Cosa è successo

La notizia è stata riportata sul sito di AsPromiele, l'associazione che svolge principalmente la sua attività nella Regione Piemonte in favore e in rappresentanza del settore del miele e degli altri prodotti dell’apicoltura piemontese e che rappresenta un importante punto di riferimento per gli apicoltori.

Il 22 settembre a Giaveno un apicoltore aveva notato un pericolosissimo calabrone asiatico, conosciuto anche come vespa vellutina, mentre cacciava nei pressi del suo apiario. Ben consapevole delle possibili conseguenze, ha segnalato l'avvistamento all’associazione che si è subito attivava usando un metodo tecnologico assolutamente incredibile.

La tecnica usata

Una volta che i tecnici specializzati hanno confermato la presente della temibile specie invasiva, capace di distruggere interi alveari, è scattatati un appello agli apicoltori a catturarne alcuni esemplari che sono stati poi selezionati per trovarne uno su cui montare un minuscolo radiotrasmettitore.

Il radiotracking

Si tratta, quella del radiotracking, di una tecnica che l'associazione ha appreso in Svizzera e che ha permesso di trovare, solo la scorsa settimana, un altro nido di calabroni asiatici a Cabella Ligure. Una volta montato il minuscolo radiotrasmettitore con antenna direzionale, l'insetto è stato poi liberato e ha mostrato ai tecnici la posizione del nido che si trovava ben nascosto a 650 metri di distanza dall'apiario.

"Il nido di Giaveno, - spiegano dall'associazione - che appare di dimensioni considerevoli, potrebbe già aver iniziato a produrre le prime regine. Un segnale d’allarme che impone di agire con urgenza per neutralizzarlo, evitando così la proliferazione della specie. Nei prossimi giorni sarà fondamentale accertarsi della scomparsa delle vespe dall’area e verificare l’eventuale presenza di altri nidi. Inoltre, verrà lanciata una campagna di trappolaggio, mirata a distruggere in autunno e primavera le regine fondatrici, come già fatto con successo sulla collina di Torino".

La vespa vellutina

Conosciuta più comunemente con il nome di calabrone asiatico, è un animale originario dell’Asia sud-orientale ed è comparsa per la prima volta in Europa nel 2004, probabilmente introdotta con merci di origine cinese. Dopo il primo rilevamento in Aquitania (Francia), si è diffusa in pochi anni in quasi tutta la Francia, penetrando anche in Belgio, Spagna, Portogallo e Germania, dimostrando la sua capacità di fare notevoli danni. In Italia è presente dal 2012, arrivata in Liguria dal confine francese.

Si nutre di insetti, soprattutto di api, e per questo motivo è

particolarmente pericolosa per l'apicoltura: in una stagione le vespe di un solo nido sono in grado di divorare le api di un intero alveare. Può anche rappresentare una minaccia per l'uomo, perché le sue punture sono molto pericolose,

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