Brigitte Bardot, il mito, compie gli anni. Non si dice quanti - non per galanteria in quanto li porta benissimo - ma perché i miti non hanno età e vivono fuori dal tempo. Sono inacessibili, proprio come BB che ha deciso di ritirarsi in quella che è diventata la sua fortezza, la Madrague, dove vive attorniata da animali che, come ha più volte detto lei stessa, sono gli unici esseri incapaci di tradire. Gli unici ad amare incondizionatamente chi si avvicina a loro. Come Brigitte, del resto, che ha amato tanto, prendendosi tutto ciò che desiderava: Gigi Rizzi, playboy italiano molto più giovane di lei, che la conquistò in una notte, ballando a piedi nudi su un tavolo; Gunther Sachs, che volava sulla Madrague per coprila di petali di rose; il cantautore Serge Gainsbourg e poi l'amore più lungo della sua vita, quello con un esponente del Front National, Bernard d'Ormale.
BB è il mito. E c'è una foto - realizzata nel 1975, al Festival di Venezia - che più di tutte la racconta. BB è sdraiata su un prato e ha davanti a sé una marea di fotografi intenti a immortalarla. All'improvviso Mario De Biasi - l'autore dello scatto - ha l'intuizione: non sfida la schiera di fotografi e decide di riprendere la scena dall'angolo di Brigitte. È un successo: "Loro fotografarono una bella donna, De Biasi fotografò invece il mito", cito (a memoria) Giampero Mughini.
Al cinema diventa subito l'icona della sensualità e del peccato (Et Dieu... créa la femme). Le ragazze cominciano a imitarla, ma senza grandi risultati. Si fanno la frangetta, provano a fare gli occhioni e la boccuccia à la BB. Ma Brigitte è unica. Inimitabile. Vive la sua giovinezza circondata da fotografi (che odia) e cerca un po' di serenità (che non riesce mai a trovare). Fino a quando esce di scena, stanca di tutto, per dedicarsi a ciò che veramente ama: la natura e gli animali.
Ma nel frattempo continua a dare scandalo. Je m'en fous potrebbe essere il suo motto, che dannunziamente suona come "me ne frego". Si fa vedere pochissimo, BB, ma la sua voce è sempre più forte. Nel 2004, accusata di simpatie verso il Front National, dice: "Mio marito ha il diritto di pensare come vuole. Ha il diritto di fare ciò che vuole. Non comincerò a dominare le sue opinioni. Io ho le mie, che sono completamente diverse dalle sue. Sono di destra, si sa. Ma non sono del Fronte nazionale, anche se mi si taccia d'essere fascista, nazista, camicia nera...".
L'anno prima, invece, in un libro intitolato Un grido nel silenzio, la bella BB se la prendeva con un certo mondo omosessuale, definendolo un fenomeno da baraccone. Viene accusata di omofobia - ça va sans dire - ma subito replica: "a parte mio marito, che potrebbe anche diventarlo un giorno, io vivo circondata da omosessuali. Per anni sono stati il mio sostegno, i miei amici, i miei figli adottivi e i miei confidenti". Nello stesso libro denuncia quella che a suo dire è l'islamizzazione del Paese, "mentre i campanili tacciono per mancanza di parroci", come scriverà ne Una lettera aperta alla mia Francia perduta.
Scandalosa, anche a parole, in una Francia che ormai non voleva più sentirla. Così BB ha deciso di uscire poco alla volta di scena, di centellinare le proprie uscite. Ma il mito ormai non si poteva più dimenticare. Auguri BB!
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