"Calano i prezzi dell'energia, ma servono interventi infrastrutturali"

Secondo Diego Pellegrino, Portavoce di ARTE, occorrono investimenti e una revisione dell’intero sistema di distribuzione per garantire al Paese quella sicurezza energetica così indispensabile alla sua crescita e alla salvaguardia di migliaia di famiglie

Diego Pellegrino, presidente Arte
Diego Pellegrino, presidente Arte
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"E' necessario aprire un dibattito sulle riforme da fare, per evitare di incappare nuovamente in un aumento smisurato dei prezzi dell’energia". ha detto Diego Pellegrino, Portavoce di ARTE Associazione dei Reseller e Trader dell’Energia. Infatti, dopo la fiammata registrata tra la fine del 2022 e i primi mesi del 2023 oggi le quotazioni all’ingrosso dei principali prodotti energetici, come petrolio e gas, sembrano tornati a navigare su livelli molto più accettabili nel nostro Paese, anche se sopra la media europea. Una situazione completamente rovesciata rispetto a quanto avveniva solamente un anno fa e cui si è giunti passando attraverso prove complesse per aziende e cittadini italiani.

Servono interventi infrastrutturali

"L’aspetto negativo di questo periodo è infatti che siamo passati attraverso interventi pro tempore, senza mettere mano a quelli che sono i veri problemi infrastrutturali", ha detto Pellegrino, "Occorrono interventi e investimenti ben più elevati rispetto a quelli fatti finora e una revisione dell’intero sistema di distribuzione per garantire al Paese quella sicurezza energetica così indispensabile alla sua crescita e alla salvaguardia di migliaia di famiglie".

Tra le proposte del portavoce di ARTE c'è qualla di potenziare la rete di trasmissione energetica tra Sud e Nord del Paese, realizzare dorsali più efficienti che possano incrementare i nodi di interconnessione sia all’interno del Paese che con le pipeline che provengono dall’estero. "È inoltre indispensabile connettere alla rete le fonti di energia rinnovabile situata soprattutto nel Meridione e puntare sulla digitalizzazione della rete".

Il difficile nodo della distribuzione

I trader ed i reseller di energia manifestano tutta la loro preoccupazione per una situazione che sembra per il momento al palo soprattutto per come viene gestita già oggi la distribuzione rispetto a quello che verrà richiesto nell’immediato futuro.

"Per essere concreti, gli incentivi e la sburocratizzazione per una crescita più rapida della produzione di energia da fonti rinnovabili sono fondamentali, ma devono essere accompagnati dal miglioramento della rete di distribuzione proprio nelle aree dove nasceranno le Comunità energetiche rinnovabili" ha affermato Pellegrino che ha poi concluso: "la paura è che invece su questo fronte le attività possano andare a rilento come è dimostrato dal ritorno dei blackout per gli elevati consumi dovuti all’arrivo del caldo e per questo riteniamo sia necessario portare all’attenzione dell’opinione pubblica il problema e trovare insieme le risposte adeguate".

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