
Le esportazioni dell’Italia tengono, segnando a gennaio un aumento sia rispetto al mese prima sia su base annua, grazie soprattutto alle performance del farmaceutico e del food che compensano le difficoltà del comparto auto e moda. Secondo il rapporto Istat sul commercio estero pubblicato oggi, l’export di gennaio 2025 si attesta a poco meno di 49 miliardi di euro, segnando un +0,6% rispetto al mese precedente e un +2,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. L’effetto dei dazi statunitensi non è ancora visibile, ma potrebbe farsi sentire nei prossimi mesi sulla bilancia commerciale, che a inizio anno evidenzia un lieve deficit, di 264 milioni di euro.
“Come evidenziato dai dati anno su anno, si fa sempre più consistente l’export di settori come il pharma (+33%), gli alimentari e bevande (+7,4%) che stanno compensando le difficoltà di comparti chiave come l’automotive (-15,8%) e la moda (-8,2%)”, ha sottolineato il presidente di Ice, Matteo Zoppas, commentando i dati Istat. Pesante il calo tendenziale delle esportazioni verso la Cina che a gennaio segna -24,1% circa metà del quale da riferire al tessile, abbigliamento e calzature. “Le dinamiche dei mercati oggi sono condizionate dal clima di incertezza dato dalla guerra dei dazi Usa. – ha aggiunto Zoppas - In questo momento, infatti, il timore da parte delle aziende per delle vendite che non sanno se potranno rinegoziare con i clienti qualora venissero imposti nuovi dazi può influenzare il comportamento commerciale”.
Esportazioni aumentano, ma meno delle importazioni
A gennaio l’export italiano è cresciuto dello 0,6% rispetto a dicembre, grazie soprattutto alle vendite verso i paesi Ue. Su base annua, cioè nei confronti di gennaio 2024, le esportazioni sono aumentate del 2,5%, sostenute soprattutto dalle vendite in Svizzera (+13,6%), Stati Uniti (+6,2%), Regno Unito (+12,1%), Cechia (+30,8%), paesi Opec (+10,5%), Spagna (+4,8%) e Francia (+2,6%). All’opposto, la Cina ha dato il contributo negativo più ampio, mostrando un calo del 24%. Riguardo alle categorie di beni più scambiati, la crescita dell’export è trainata soprattutto dalle maggiori vendite del settore farmaceutico, mentre un freno deriva dalle minori esportazioni di autoveicoli, prodotti della raffinazione, abbigliamento e macchinari, fa sapere l’Istat.
Guardando all’altra direzione del commercio con l’estero, a gennaio l’import dell’Italia ha registrato un incremento maggiore rispetto all’export, sia su base mensile (+3,2%) sia su base annua (+8,8%). II forte incremento tendenziale dell’import è per oltre la metà determinato dall’aumento degli acquisti di prodotti chimici, metalli di base e prodotti in metallo.
L’andamento degli scambi con l’estero, a inizio anno, si è quindi tradotto in un disavanzo
della bilancia commerciale pari a -264 milioni di euro (era +2.495 milioni nello stesso mese del 2024). In lieve peggioramento il deficit energetico: -4.693 milioni che si confrontano con i -4.233 milioni dell’anno prima.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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