Bagaglio selvaggio, scattano le sanzioni

Dice il direttore generale Silvano Manera: «Ho già pronti alcuni provvedimenti contro i responsabili»

Paolo Stefanato

da Milano

Dopo la rivolta dei passeggeri di Linate, che l’altra sera hanno invaso il piazzale esasperati per i ritardi nella riconsegna delle loro valigie, i disservizi riferiti ai bagagli negli aeroporti italiani diventano un «caso» e l’Enac ha avviato un’indagine sulle cause che li hanno provocati. A controlli «straordinari» saranno sottoposte società di assistenza a terra (handler), «al fine di verificare i disservizi che hanno provocato ritardi nella riconsegna o smarrimenti. Verifiche straordinarie saranno rivolte, in particolare, nei confronti di Sea Handling per l'aeroporto di Linate, Eas per l'aeroporto di Fiumicino, Alitalia Airport e Consorzio Pae-Mas per l'aeroporto di Palermo, al fine - precisa una nota dell’Enac - di verificare il mantenimento delle condizioni di certificazione». Il presidente dell’ente, Vito Riggio, ha ipotizzato sanzioni economiche a carico delle società di cui vengano accertate responsabilità.
Spiega al Giornale il direttore generale dell’Enac, Silvano Manera: «All’inizio dell’estate abbiamo fatto sottoscrivere a tutti gli aeroporti italiani un impegno sulla qualità dei servizi che devono assicurare ai passeggeri; la “carta dei servizi aeroportuali”, che contiene ogni dettaglio, dev’essere a disposizione degli utenti in ogni scalo. Con riguardo ai bagagli, abbiamo stabilito anche i tempi da rispettare per la riconsegna, che variano secondo le strutture del singolo aeroporto: il tempo medio, comunque, è un massimo di 20 minuti per la riconsegna del primo bagaglio e di 35 per l’ultimo, dal momento del blocco dell’aereo al parcheggio». Vista la situazione deteriorata, martedì è stata convocata una riunione con gli operatori più critici, e «a un paio di essi invierò un preavviso di sospensione dell’autorizzazione operativa», ha annunciato Manera, senza specificare di quali si tratti. Una riunione poi è già stata convocata per il 9 settembre durante la quale sarà fatto il punto anche con le associazioni dei consumatori per capire che cosa non ha funzionato. La sospensione di un operatore di terra, va precisato, ovviamente non comporta l’interruzione del servizio perché in tutti i principali scali l’handling è operato da più soggetti, in concorrenza tra loro. Manera ricorda poi il ruolo delle società concessionarie - «assenti» e che «spesso si nascondono dietro agli handler» - le quali «hanno la responsabilità complessiva del funzionamento dell’aeroporto». Inoltre, secondo il codice della navigazione «il gestore deve informare tempestivamente di eventuali disservizi: e questo in questi giorni non è avvenuto».
Ieri la Sea, responsabile della rabbia dei passeggeri di Linate, ha tenuto a precisare che gli aeroporti milanesi si pongono sempre in testa alle classifiche della qualità e che Malpensa nel 2005 si è classificato al primo posto tra gli hub europei per bagagli riconsegnati. «Gli organici sono adeguati, nonostante l’aumento dell’11% dei passeggeri da inizio anno», assicura la Sea. Ma la Fit-Cisl, per bocca di Dario Balotta, segretario generale della Lombardia, accusa la società di «incapacità manageriali». La società di gestione milanese sottolinea che i tempi di riconsegna sono addirittura migliori di quelli fissati dalla carta dei servizi: a Linate per l’80% dei voli il primo bagaglio arriva entro 15 minuti, il 90% entro 20 e l’1,7% oltre i 30; a Malpensa per l’80% dei voli entro 20 minuti, per il 90% entro 30 e solo per lo 0,4% oltre i 40.
Ma l’estate è sempre un momento «d’imbuto» per il traffico aereo, e quest’anno si sono anche aggiunti i 25mila bagagli bloccati a Londra dalle misure antiterrorismo: il disagio si è ripercosso, a raggiera, su tutti gli altri scali. Linate e Malpensa ricevono ogni giorno circa 800 denunce di smarrimento; questo significa che i bagagli non sono arrivati a destinazione, e che quindi sono andati smarriti altrove. Secondo il Codacons, sono 2.500 i bagagli che vengono giornalmente smarriti negli aeroporti italiani. Ma le statistiche non sempre coincidono. Una recente indagine riferiva che il 7% dei viaggiatori denuncia disguidi riferiti ai bagagli. Secondo l’Aea, in Europa nel secondo trimestre sono stati persi 13,3 bagagli ogni mille passeggeri.

Secondo la Sita, società svizzera leader mondiale nel software dei sistemi di smistamento, solo l’1% dei 3 miliardi di bagagli spediti nel 2005 è andato smarrito; si tratta pure sempre di 30 milioni, ma di questi «soltanto» 200mila sono stati rubati o perduti per sempre.

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