Bagnone scopre il turismo da jackpot

Duecentomila euro di giro d'affari per i negozianti del piccolo comune della Lunigiana in cui è avvenuta la vincita record

Certo, paragonati ai 148 milioni di euro sbancati dal vincitore, duecentomila euro sono poca cosa. Briciole. Ma per cominciare non sono poi male: a Bagnone, il paese della Lunigiana tarantolato dalla vincita al jackpot, gli affari vanno a gonfie vele. Il week end baciato dalla fortuna è stato trionfale per Bagnone: tutto esaurito nei due alberghi, doppi turni nei ristoranti e nelle pizzerie, i bar letteralmente presi d'assalto. Il turismo ha scoperto Bagnone, Bagnone ha scoperto che se il tesoro di 148 milioni è saldamente nelle mani dell'ancora misterioso vincitore, un po' di gloria e di denaro toccherà a tutti. La frenesia ha contagiato gli abitanti, ma soprattutto migliaia di vacanzieri, sparpagliati fra la Versilia e le città d'arte, imboccano l'autostrada della Cisa e corrono a Bagnone, per toccare con mano quei luoghi favolosi e farsi immortalare, davanti all'ingresso dell'ormai famosissimo Bar Biffi, sotto il cartello che inneggia alla mega vincita. E gli affari crescono: duecentomila euro nel fine settimana.

Certo, l'effetto Superenalotto non durerà a lungo, ma intanto baristi, negozianti e albergatori si fregano le mani. Un pienone così a Bagnone non si era mai visto. Intanto, impazza il totovincitore: la rosa dei sospetti è sempre più ampia.

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