Il «Bagnun» fa gli scongiuri perché il mare torni calmo

Da oggi a domenica 24 torna la 51ª edizione del bagnun di Riva Trigoso, magnifico connubio di acciughe, sugo e gallette, che sabato verrà distribuito gratuitamente in 8000 porzioni dalle 19.30 alle 23.30. Dal 1960, con Edoardo Bo che s'inventa la festa e coinvolge l'allora Azienda Autonoma di Soggiorno per marchiarla d'ufficialità.
Cinquant'anni dopo ancora lì, con i volontari del Comitato del Bagnun, con il presidente Franco Po che incrocia le dita perché il mare si calmi e le acciughe non schizzino a 13 euro al chilo «contro i 4 messi a bilancio». Intanto i rivani marciano sul piatto con numeri da guinness: 400 kg di pomidoro pendine, 40 di cipolle, 10 di aglio e 20 di prezzemolo ben decantati in 70 litri di olio extravergine. Poi 10 litri di vino bianco, sale quanto basta, 10 chili di zucchero per 800 kg acciughe e 200 di gallette. Venute dopo, che in principio fu il pane raffermo a gonfiarsi d'intingolo corposo per soddisfare stomaco e palato e nostalgia. Un piatto semplice che sapeva di casa, a scandire le campagne di pesca nel Mediterraneo fino alle coste africane sui «rivanotti», con le acciughe pescate a lampara, salate a bordo in barili venduti poi nei porti d'attracco. Bagnun che non mancava mai nei menù di bordo; su leudi e piroscafi, navi a palo e pescherecci, «purché nell'equipaggio si contasse un cuoco, un nostromo o un comandante rivano. Ecco tornare la tre giorni di eventi collaterali che s'apre venerdì alle 21 con una mostra di pittura e alle 21.30 con la banda di Sestri Levante in concerto. Alle 10 di sabato appuntamento con Mare Pulito, a cura dell'osservatorio pesca ambiente della Regione; per le 15 la partenza del gozzo della Lega navale di Sestri, a remi verso L'Elba. Quindi dalle 19.30 la distribuzione del bagnun, alle 21.

30 serata danzante con orchestra e spettacolo pirotecnico.
Domenica gran finale con un mezzogiorno di degustazione di piatti tipici a cura di Mare in Italy e alle 21.30 la grande musica degli anni '70 con Shel Shapiro.

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